Battistero di Castiglione Olona, la favola del Battista secondo Masolino

Battistero di Castiglione Olona, la favola del Battista secondo Masolino

Costruito negli stessi anni della Collegiata, nello spazio che era prima di una torre castellana, il Battistero di Castiglione Olona conserva al suo interno affreschi realizzati da Masolino attorno al 1435.

Il Battistero visto dall'ingresso
Il Battistero visto dall’ingresso

Se la scelta del soggetto – la vita di San Giovanni Battista – poteva essere scontata (i battisteri sono sempre dedicati a questo Santo), il modo di ripartire i vari episodi biografici lo è molto meno ed è stato da tutta la critica riconosciuto magistrale.
Masolino ha gestito il poco spazio disponibile nel migliore dei modi, con stratagemmi prospettici e finte architetture ed un uso sapiente del colore che rendono l’insieme arioso e fresco.
Masolino ci racconta la vita del Battista come se stesse raccontando una favola (questa anche l’opinione di Sgarbi nel corso di una sua lezione sul Maestro).

Salomè ed Erodiade, due dame di corte più che spietate assassine

Anche i dettagli più cruenti della sua morte (la decapitazione avvenuta a causa di un capriccio di Salomè, figlia di Erodiade, moglie di Erode nonché ex moglie del suo stesso fratello) vengono censurati e ritradotti in motivi squisitamente ornamentali. Si veda ad esempio la scena della presentazione di Salomè del capo del Battista, dove Erodiade è rappresentata regale al pari di una Madonna e l’orrore delle ancelle viene convertito in un più tranquillizzante turbamento. L’episodio del Banchetto di Erode è invece il “pretesto” per una elegante rappresentazione di una scena di vita contemporanea: sotto un bel loggiato rinascimentale sono dipinti vari personaggi in vesti moderne (molti con il mazzocchio, copricapo allora in voga) tra cui lo stesso Branda Castiglioni. Sopra la loggia fa bella mostra un bassorilievo con putti e festoni che rimanda chiaramente a quello vero visibile ancora oggi nel portale della Chiesa di Villa.

Banchetto di Erode sulla sinistra e presentazione di Salome del capo del Battista, sulla destra
Banchetto di Erode sulla sinistra e presentazione di Salome del capo del Battista, sulla destra

Uomini che si svestono…quanta realtà in quelle “vergognose reclute”

Il Battesimo di Cristo è ambientato in un contesto completamente diverso, dove sono la natura e l’acqua ad essere le vere protagoniste. Alla posa un po’ stilizzata ed artificiosa del giovane Cristo immerso nelle acque del fiume Giordano, fa da contrappunto il gruppo di neofiti sulla destra, resi in modo molto più naturale e plastico: Masolino qui deve avere tenuto presente gli esempi dell’amico Masaccio – ricordiamoci che si tratta di neofiti ovvero di persone che ancora aspettano di essere battezzate e di entrare nel Regno di Dio e dunque ancora privi della Grazia.

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Il Battesimo di Gesù nel Giordano con i neofiti a sinistra
Il Battesimo di Gesù nel Giordano con i neofiti a sinistra

Roberto Longhi (nel suo saggio su Piero della Francesca del 1927) scrisse al proposito:

“Ecco un Masolino il quale nutriva in quei giorni la sua coltura di uomini di pasta tenera e melata, socievoli ed accomodanti, sia allo stato di salvatica nudità che addobbati di straricco vestimento; nulla potendosi poi immaginare di più accogliente che i dintorni da lui destinati ad abitazione di codesti suoi figli: le lunghe tastiere dei porticati rosei della vecchia Roma imperiale, tramutatisi in logge conventuali, finiscono a un passo dalle prealpi lombarde, dove un gruppo di fedeli, panneggiati come filosofi antichi rivissuti alla corte di San Luigi, seppelliscono, dopo una comoda ascensione, il corpo del Precursore. Un tepido sgelo scioglie il ghiaccio del Giordano che scende dal nord come nascesse dal San Gottardo; e il Cristo, in quella prima mattina, è già roseo come un fiore di pesco; i neofiti all’intorno, scalzandosi per il battesimo, sono le più vergognose reclute di questo mondo”.


Passeggiata a Castiglione Olona:
Collegiata
Battistero
Palazzo Branda
Chiesa di Villa

Per maggiori informazioni e orari: www.museocollegiata.it