Collegiata di Castiglione Olona e le storie della Vergine affrescate da Masolino
Collegiata di Castiglione Olona e le storie della Vergine affrescate da Masolino
La Collegiata è una chiesa tipicamente lombarda dal punto di vista architettonico ma toscana nelle pitture e nelle sculture.
Realizzata ex novo in soli 3 anni (1425-1428), sulle fondamenta di un vecchio castello e di una vecchia chiesa dedicata a San Lorenzo, la chiesa presenta i caratteri tipici dell’architettura religiosa lombarda dell’epoca: mattoni in cotto, fronte a capanna, campanile a cuspide conica, profilature bianche per le finestre, i portali ed il rosone. Solo la lunetta del portale denuncia influenze toscane e venete, per l’equilibrio composto e classicheggiante dell’intero gruppo di personaggi: la Madonna in trono con il bambino, affiancata dai santi Ambrogio e Clemente, Stefano e Lorenzo e il benefattore Branda, in scala leggermente più piccola.
La Chiesa madre della Cristianità per mezzo dei Padri della Chiesa e dei Santi Martiri
La scelta di ognuno dei santi dedicatari si fa attribuire direttamente al committente, che qui come negli altri edifici vuole “porre in risalto la dignità umana acquistata con l’incarnazione del Verbo divino” (cit. Enrico Cattaneo). Qui nella Collegiata come anche nel battistero e nel suo palazzo residenziale, si vedrà infatti che tutto è finalizzato a ribadire i principi dell’umanesimo cristiano, secondo i quali l’uomo può arrivare a Dio attraverso la preghiera e lo studio. La Madonna è il simbolo per eccellenza della possibilità di arrivare al Divino da parte di un essere umano.
Ecco allora che nella lunetta vediamo, attorno alla Madonna in trono: Ambrogio, Padre della Chiesa e difensore della Trinità; Clemente, santo titolare della basilica romana della quale il Branda era il cardinale protettore; Lorenzo, santo della precedente chiesa esistente in loco; Stefano, probabilmente in omaggio al nonno materno Stefano Porro.
Il Mistero della Vergine celebrato da Masolino
Il discorso teologico prosegue all’interno negli affreschi dell’abside, realizzati da Masolino (nella parte centrale) e da Paolo Schiavo e da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta (nelle parti sottostanti e laterali).
Masolino entro gli stretti spicchi dell’abside poligonale, suddivisi da costoloni, raffigura le scene principali della vita della Vergine, da sinistra a destra: la Natività, l’Annunciazione, l’Incoronazione, lo Sposalizio, l’Adorazione dei Magi e nello spicchio più largo verso la navata, la Vergine Assunta tra gli angeli.
La sequenza delle scene non rispetta un ordine narrativo e cronologico ma piuttosto filosofico: ad un episodio della vita “terrena” (Natività, Adorazione dei Magi) ambientato in un contesto naturale si fa sempre corrispondere un episodio della vita “celeste” (Annunciazione, Sposalizio) incorniciato entro architetture immaginifiche e vistosamente allungate a coprire tutto lo spazio a disposizione.
I critici hanno notato come predomini “in confronto alla singolare quanto incantevole poetica espressa nelle vicine storie del Battistero, un tono di più fiorito, irrealistico decorativismo, che sembra venir incontro, nella sua tenera flessuosità, alla variante lombarda del gusto gotico “internazionale”.
Fonte: Immagini di Castiglione Olona, testi di Enrico Cattaneo e Gian Alberto dell’Acqua, 1985, Cariplo, Milano.
Passeggiata a Castiglione Olona:
Collegiata
Battistero
Palazzo Branda
Chiesa di Villa
Per maggiori informazioni e orari: www.museocollegiata.it