Concerti di Kylie Minogue nel 2025, i più vicini sono a Londra!

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Concerti di Kylie Minogue nel 2025, i più vicini sono a Londra!

Kylie Minogue ha annunciato il suo “Tension Tour” per il 2025, che la vedrà esibirsi in diverse città a livello globale. Al momento, non sono previsti concerti in Italia. Tuttavia, per i fan italiani, le date europee più vicine sono tutte nel Regno Unito e includono:

Kylie Minogue appartiene all’élite della musica pop, una di quelle poche artiste il cui nome è sufficiente per evocare la sua fama e il suo contributo alla musica.
Non a caso, negli ultimi anni è conosciuta semplicemente come Kylie.
Kylie Minogue ha fatto molta strada da quando aggiustava le cinghie di distribuzione su Ramsay Street.
Con un Grammy, tre BRIT Awards e innumerevoli altri riconoscimenti, Kylie è l’artista australiana di maggior successo di tutti i tempi, avendo venduto oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo.
E, come molte delle leggende della musica, ha dovuto lavorare sodo per reinventarsi costantemente in un’industria che tende a escludere le cantanti femminili una volta che superano la “fase d’oro” – ossia i trent’anni.
Ha sconfitto il cancro al seno. Ha conquistato la leggendaria posizione a Glastonbury. È amica di Nick Cave. La Regina l’ha amata. È un’attivista LGBTQ, una hero dello stile e una “hun” nel senso più glorioso del termine (ha una sua marca di vino rosé, per dire). In definitiva, Kylie è una donna del popolo, e ragazzi, continua a sorprenderci!

L’artista australiana con il maggior numero di vendite di tutti i tempi continua a reinventarsi, pubblicando nel 2023 il suo sedicesimo album in studio, Tension, dal sound elettropop, e debuttando con la sua prima residency a Las Vegas.

Ha raggiunto le classifiche internazionali nel 1987 con I Should Be So Lucky, dando inizio a una lunga e fortunata collaborazione con Stock, Aitken & Waterman. I successi che ne sono seguiti sono quasi infiniti, da Especially For You con Jason Donovan a The Loco-Motion, Can’t Get You Out of My Head, In Your Eyes e Spinning Around.

Nel settembre 2024, Kylie ha annunciato il Tension Tour, il più grande dal 2011, con date nel Regno Unito previste per maggio e giugno 2025.
Ci saranno anche altre tappe del tour in Europa, ma se siete impazienti…volate a Londra!

Nell’attesa del concerto, potete studiare, o ripassare, il repertorio della Regina del Pop!

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Le 11 migliori canzoni di Kylie Minogue

Where The Wild Roses Grow
(Murder Ballads, 1996)
La collaborazione australiana che nessuno sapeva di volere (ma di cui ora non può fare a meno). L’unione della pop princess Minogue con il re dei vampiri Nick Cave è stata una vera genialata. Certo, questa canzone è ufficialmente una traccia dei Nick Cave and the Bad Seeds (con la nostra “rosa selvaggia” Kylie), ed è vero che parla di bastonarle i denti con una roccia, ma resta un brano straordinariamente oscuro ed evocativo, e c’è una ragione se continua a entrare in ogni playlist definitiva di Kylie.

Padam Padam
(Tension, 2023)
L’energia fresca di questo elenco, il tormentone estivo “Padam Padam” (primo singolo dall’album Tension), ha regalato a Kylie un altro grande ritorno – la prova che le artiste etichettate troppo frettolosamente come “fuori tempo” possono ancora fare la differenza su larga scala. Amata dalla sua devota fanbase LGBTQ (è stata un inno per le parate del Pride di NYC e Londra), questa traccia regala una carica incredibile di elettronica Kylie per la generazione che non l’ha mai conosciuta come meccanica alle prime armi.

Love At First Sight
(Fever, 2001)
Aspetta, è… Daft Punk? No, è di nuovo Kylie, che si immerge in un suono che faceva impazzire i ragazzi e lo rielabora a suo modo. La French House era ovunque, e lo stesso vale per l’album Fever di Kylie. La canzone ha tutto quello che l’epoca richiedeva: una traccia jingly, nu-disco su cui si innamorano i cuori dei primi anni 2000, quando ci si scambiava baci sui pavimenti appiccicosi, si indossavano tacchi in taxi strapieni e si tornava a casa con i glitters negli slip. Sublime, proprio come Minogue stessa.

All The Lovers
(Aphrodite, 2010)
Comincia con un “dance, it’s all I want to do” sussurrato, e questa canzone da synth ha una dolce tristezza sotto le sue molteplici sfumature. Parla di accettare il passato, ma guardare con speranza al futuro, sia sotto una palla di discoteca che sotto il peso di una rottura recente. La tenerezza della voce di Kylie nel ponte è come una mano rassicurante nella tua, che ti guida nella folla di un club pieno, senza paura, perché lei è al 100% con te. La signora Minogue fa sentire tutti bellissimi.

Better The Devil You Know
(Rhythm of Love, 1990)
L’aggiunta più vintage a questa lista di Kylie (nota di merito: anche “The Loco-Motion”, “I Should Be So Lucky” e “Step Back in Time” meritano una menzione d’onore), questo è uno dei capolavori del trio di autori Stock, Aitken e Waterman. Potrebbe essere proprio questa traccia a garantire definitivamente il suono pop di Kylie nei suoi primi anni. Due parti disco, una parte kitsch, il tutto mescolato con un ritornello potente che fa ballare ancora i fan a distanza di trent’anni.

In Your Eyes
(Fever, 2001)
Un’altra canzone imperdibile dell’album Fever, “In Your Eyes” è stata una preferita tra i fan che non si sono limitati ai brani più ovvi. È tutto ciò che si vuole da un singolo di Kylie: battiti disco con un tocco europop, un ritornello che ti si incolla in testa come un irresistibile tormentone e la nostra ragazza che aggiunge un po’ di audace allusione con il seducente: “I want to make it with you”. Così affilata. Così Kylie Minogue.

Kids
(Light Years, 2000)
La seconda collaborazione che entra nella lista, “Kids” vede la partecipazione del birichino ex-membro dei Take That, ora superstar solista, Robbie Williams – e che gioia questa traccia. Ci sono solo pochi ritornelli nella storia della musica che ti fanno venire voglia di salire le scale in modo tanto drammatico. Inoltre, il brano include un campionamento dalla traccia soul del 1973 “Give Me Your Love” delle Sisters Love. Suonata dal vivo (e sì, Kylie l’ha eseguita anche con Bono in passato), e ad alto volume, aspettati una reazione da urlo.

Slow
(Body Language, 2003)
Quando Kylie decide di prendersi una pausa dal solito suono disco-pop, lo fa con stile. Oscura, con sintetizzatori così minimalisti da sfiorare il ridicolo, “Slow” ha visto Kylie avventurarsi nel mondo del (senza voler urtare sensibilità) minimal techno, con magnifici risultati. Sobria ma vibrante di sottotoni elettronici, “Slow” mette la voce ipnotica di Kylie in primo piano – e non sorprende che sia, a quanto pare, la sua canzone preferita del suo repertorio.

Can’t Get You Out Of My Head
(Fever, 2001)
Tutti ricordano dove erano quando uscì questa canzone. Il millennio era già passato. La gente impazziva per una band di New York chiamata The Strokes. Poi, boom. Kylie Minogue lancia Can’t Get You Out Of My Head e il mondo impazzisce. Quella coreografia. Quella tuta bianca. Quel ritornello (scritto e prodotto dalla straordinaria Cathy Dennis e Rob Davis) che ha fatto da sottofondo a un’infinità di serate fuori. Questa canzone infrange molte regole del pop, la principale è che inizia con il ritornello “la, la, la” – non è mai stata una cosa molto comune, eppure qui funziona. Resta una medaglia di bronzo meritatissima, anche se super ascoltata fino allo stremo.

Confide in Me
(Kylie Minogue, 1994)
Quando Kylie è passata all’indie. “Confide in Me” è la cavalla oscura che conquista il secondo posto in questa lista di Kylie. Perché? Perché è probabilmente il brano più coraggioso del suo catalogo e sicuramente il più affascinante. I violini si incontrano con strumenti mediorientali, mentre la voce di Kylie si eleva, implorandoci di confidarle i nostri segreti più oscuri. Prodotta dai Brothers in Rhythm, questa traccia ha permesso a Kylie di esplorare territori più profondi. Il video, in cui Kylie appare con vari look (ragazza da club, bambola, gotica), suggeriva molteplici personalità nascoste sotto quella patina di pop patinato. Tutto assolutamente affascinante.

Spinning Around
(Light Years, 2000)
Salve Kylie Minogue, indiscussa regina delle canzoni da discoteca – ovviamente “Spinning Around” deve essere al primo posto. La traccia che ha reinventato gli hotpants dorati, questa canzone è arrivata al primo posto nelle classifiche pop del Regno Unito prima di dominare le piste da ballo di tutto il mondo.