I paesaggi di Dario Pareschi, pittore del lago
A chi ha la fortuna di passare davanti all’imbarcadero a Laveno, ogni giorno, capita spesso di trovarsi davanti ad albe e tramonti incantevoli. Sono veri e propri spettacoli naturali improvvisati, offerti dall’incontro tra lago, nuvole e sole in diverse posizioni e condizioni di temperatura, umidità e irraggiamento. Ci sono sicuramente ragioni scientifiche che possono spiegare tali fenomeni, ma nessuno può negare di avere pensato, almeno una volta, che deve pur esistere una qualche entità soprannaturale a regolarne i ritmi e le forme.
Acqua, aria e luce trovano nella quinta teatrale del nostro bel golfo di Laveno il luogo perfetto per fare mostra di sé con giochi di geometrie e di colori che ci lasciano, quando vi passiamo davanti, stupiti ed attoniti. E tra i passanti c’è sicuramente anche il nostro pittore Dario Pareschi, che di recente ha esposto i suoi ultimi lavori alla Minigallery Artis a Laveno.
Nei suoi paesaggi lacustri si riconosce quello stesso senso di smarrimento e di stupore che ci prende nel cogliere, nell’apparente immobilità del lago, il segnale di un’azione.
Si tratta di indizi fugaci, estemporanei, che possono apparire e scomparire nel raggio di pochi secondi, e per questo tanto più graditi agli occhi ed al cuore di chi ha la pazienza e la sensibilità di starli ad aspettare.
