Dining in the Dark a Milano, Roma, Firenze, Palermo: ecco le date aggiornate e i consigli

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Dining in the Dark a Milano, Roma, Firenze, Palermo: ecco le date aggiornate e i consigli

Non sono molto diffuse queste experience di cenare al buio completo, con una maschera sugli occhi, dunque quando ci sono bisogna prenderle al volo! In questo periodo puoi provare Dining in the dark a Milano, Roma, Palermo, e San Valentino sarà un’occasione perfetta per regalare questa meravigliosa food experience al tuo partner 

Dining in the dark a Roma al Ristorante Centro martedì 27 febbraio 2024

Situato nel centro storico di Roma, il ristorante Centro è una gemma nascosta vicino alla stazione Termini che offre una rivisitazione moderna della cucina romana. Sebbene gli ospiti bendati di Dining in the Dark non possano purtroppo godersi dell’elegante look industriale degli interni, potranno deliziarsi con un menù esclusivo, realizzato grazie agli anni di esperienza degli chef e all’utilizzo di prodotti di alta qualità. Quando? Martedì 27 febbraio 2024, segnati queste date!

 

Dining in the dark a Milano all’Obicà Mozzarella Bar, martedì 12 marzo 2024

Dining in the dark torna a Milano, prenota subito il tuo tavolo!
La prossima data è martedì 12 marzo 2024. I posti sono limitati, perchè si tratta di un viaggio culinario speciale che richiede una specifica organizzazione, e un certo tipo di cucina. Fever, la società ideatrice dell’evento, ha selezionato per queste due speciali sessioni, l’Obicà Mozzarella Bar – Cusani di Milano.

Dining in the dark a Palermo all’Obicà Mozzarella Bar, giovedì 22 febbraio e giovedì 14 marzo 2024

Si tratta di una prima assoluta per Palermo, che è una città giovane e vivace, e lo sta dimostrando anche con l’accoglienza positiva dei concerti Candlelight, sempre subito soldout! Ecco che Fever allora ha deciso di proporre anche nel capoluogo siciliano questa experience gastronomica molto particolare: potrà piacere a chi è abituato alle magnificenze della cucina mediterranea?  Anche qui, viene proposto un menu a base di carne, uno a base di pesce e uno vegetariano, a  42,00 € , nella splendida location dell’Obicà Mozzarella Bar, famoso per la sua selezionata proposta di Mozzarelle di Bufala Campana DOP. Le cene “al buio” si svolgono il 22 febbraio e il 14 marzo, che sono due giovedì: ritagliatevi una serata tutta per voi e regalatevi un momento di curiosità per il nuovo, di mistero per quello che può essere…prenota subito!

Dining in the dark a Firenze all’Obicà Mozzarella Bar, giovedì 22 febbraio e giovedì 21 marzo 2024

La location è quella collaudata dell’Obicà Mozzarella Bar, ma il menu – a parte il fatto che si può scegliere tra 3 diverse tipologie (rosso, blu, verde) per accontentare tutti i palati (ed eventuali allergici) – è misterioso! Sarete voi a dover indovinare cosa state mangiando!
Bisogna avere fiducia, allora, ad andare e fare un’esperienza di questo tipo? Certo che sì, ma state pur certi che, se le cene al buio organizzate da Fever sono sempre più richieste, ci sarà pure una ragione! E la ragione è che si prende il “pretesto” di una cena per fare qualcosa di molto di più che ingoiare del cibo: si fa più attenzione a elementi che di solito passano in secondo piano, si dovrà avere fiducia completa di chi vi sta servendo, in qualche modo bisogna abbandonare le redini e …lasciarsi andare! Ma alla fine sarete felici e soddisfatti come dei bambini che fanno delle nuove scoperte. Non perdetevi i Dining in the Dark previsti a Firenze per il 22 febbraio e per  il 21 marzo 2024, prenotate subito!

Dining in the dark a Torino all’Obicà Mozzarella Bar, mercoledì 20 marzo 2024

La data del 21 febbraio è già soldout, ma ne è stata aggiunta subito un’altra, il 20 marzo 2024, per non scontentare nessuno. La location è ancora quella della catena di ristoranti-pizzerie Obicà Mozzarella Bar, a Torino Obicà Mozzarella Bar si trova nello store di Rinascente Torino Via Lagrange, a pochi passi da Piazza San Carlo e dal Museo Egizio. La formula è sempre la stessa: scelta su tre menu, benda sugli occhi e…via! Pronti per una nuova avventura! Trovi tutte le info nel sito ufficiale di Fever.

Esempio di Menù

🟢 Verde (Vegetariano)

Antipasto: morbido e croccante si uniscono in bocconcini freschi e deliziosi. Una rilettura in chiave vegetariana di un piatto classico, con sorprendente mix di sapori e consistenze, tra il delicato e l’agrodolce.

Piatto principale: i suoi sapori decisi cattureranno i tuoi sensi con una sorpresa. Una salsina e un boccone di qualcosa di fresco e saporito a parte; sorprendente.

Dessert: Un mix eclettico di pura bontà, che sicuramente ti sconvolgerà con il suo contrasto di consistenze.

🔵 Blu (Frutti di mare)

Antipasto: nel piatto appaiono consistenze e sapori freschi e croccanti, direttamente dal mare. Un leggero tocco di dolcezza sul lato perfetto.

Piatto principale: consistenze morbide e sapori più decisi prendono il sopravvento in questo piatto principale.

Dessert:un gioco di consistenze tra il morbido e il croccante, con profumi di un bosco autunnale.

🔴 Rosso (Carne)

Antipasto: un gustoso piatto al cucchiaio con sapori asiatici unici e freschi

Piatto principale: sapori più forti e terrosi entrano in scena con una sorpresa fresca e saporita a base di carne.

Dessert: sapori dolci che conosci e ami, presentati in consistenze sorprendenti per calmare le tue papille gustative.

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Ma vediamo meglio di cosa si tratta…

Molte persone, che spesso non hanno mai vissuto questa esperienza, credono che dietro ci sia solo la volontà di approfittarsene e di dare da mangiare ai convitati preparazioni di scarsa qualità ed estetica, con la “scusa” del buio.
Niente di più falso!
In realtà, la possibilità di cenare completamente al buio, bendati, permette di esplorare tutte le potenzialità degli altri sensi coinvolti in una cena insieme ad altre persone, e non solo a livello di degustazione dei piatti proposti, ma anche ad altri livelli più psicologici ed emozionali.
Non si tratta di una semplice, e alternativa, esperienza gastronomica, ma di una vera e propria experience avventurosa all’interno del nostro complesso sistema corpo-psiche.

Dichiaratamente, Fever vuole “risvegliare i sensi dei partecipanti attraverso una cena con menù misterioso da gustare bendati”. Elevando il concetto di cenare fuori verso nuove prospettive, i partecipanti a Dining in the Dark faranno un’esperienza culinaria unica e potranno abbandonarsi ai sapori tradizionali e autentici italiani con un tocco innovativo da parte degli chef.
Tolta la vista, si potranno acuire al massimo grado non solo il senso del gusto, ma anche quello dell’olfatto e del tatto.
E, aggiungiamo noi, anche quello dell’udito, visto che la cena a occhi bendati è un’ottima occasione per studiare più a fondo le voci di chi ci sta tenendo compagnia, il tono, le vibrazioni che escono sempre da una conversazione, ma che spesso vengono fatte passare in secondo piano sempre in virtù della predominanza del senso della vista, dell’apparenza.

Diversi studi hanno fatto luce sul significato dei segnali visivi durante i pasti. Eliminando il senso della vista, Dining in the Dark punta ad attivare e amplificare sensazioni di gusto e olfatto che spesso passano inosservate nei tipici ambienti della ristorazione. Gli ospiti sono incoraggiati ad abbracciare l’ignoto e ad immergersi in una sinfonia di sapori, consistenze e aromi che emergono nel momento in cui non si fa più affidamento sulla vista.

Al momento dell’acquisto, i partecipanti avranno la possibilità di scegliere tra tre menù: vegano (verde), pesce (blu) o carne (rosso). I menù comprendono un antipasto, una portata principale e un dessert. Ogni menù è stato attentamente progettato insieme agli chef del Centro per sorprendere ed entusiasmare le papille gustative, offrendo una deliziosa miscela di ingredienti e creatività culinaria nel rispetto delle tradizioni della cucina italiana. Una volta bendati, gli ospiti avranno accesso solo ad alcuni indizi sui piatti che assaggeranno, consentendo di speculare e anticipare i gusti, aggiungendo un elemento di suspense ed eccitazione all’esperienza.

La moda delle cene al buio è relativamente recente e risale alla fine degli anni Novanta. In realtà, prima dell’avvento della luce elettrica, tutte le cene in casa erano a lume di candela! l’atmosfera era sicuramente più calda e intima rispetto a quello che avviene adesso, quando il focolare è stato spesso sostituito dal televisore.
Ecco che Fever propone, allora, e un po’ in linea con quanto già fatto con i concerti Candlelight, un tipo di experience nuova che in realtà non fa che recuperare un certo concetto del passato, certamente esasperandolo al suo massimo.
Le cene al buio, dicevamo, sono state inaugurate negli anni 1996-1997 a Parigi, in un ristorante chiamato Dans le Noir (dentro il nero, dentro il buio). Da quegli anni, tantissimi altri ristoranti con la medesima caratteristica sono stati aperti in tutto il mondo.
La prima esperienza venne fatta da un certo Michel Reilhac e chiamata “Le gout du noir”, il gusto del buio. Come può avere un gusto, l’assenza di luce?
Dopo qualche anno, l’imprenditore francese Edouard de Broglie capì l’affare, e cominciò ad aprire una serie di ristoranti chiamati “Dans le Noir”, con la preziosa collaborazione dell’altro socio, che era cieco, Paul Guinot. Ebbe così origine la prima catena di ristoranti al buio, che presto si diffusero non solo in Europa ma anche in Russia, Nord America e Asia.
I ristoranti specializzati di questo tipo di solito hanno camerieri ciechi o ipovedenti, che lavorano meglio in ambienti bui, rispetto al personale vedente.
Più spesso però, ed è questo il caso, cene di questo tipo vengono organizzati da ristoranti “normali”, che per l’occasione non fanno altro che oscurare la sala e fornire i propri avventori di mascherine nere per bendare gli occhi.
Dining in the dark non è replicabile in casa, sia perché chi cucina conosce già gli ingredienti, sia perché per questo tipo di cene saranno serviti anche certi tipi di piatti, per indagare al massimo all’interno della complessità di un certo tipo di realizzazione gastronomica.
Oltre alla maggiore conoscenza di come lavorano le nostre papille gustative, e il nostro olfatto, una cena al buio offre il privilegio di acuire il senso dell’udito e di affinare la nostra manualità con le posate. Si tratta di aspetti della nostra quotidianità che vengono vissuti in un modo diverso e arricchente.
C’è da sottolineare che Dining in the dark è consigliato anche per una cena romantica a due, magari per un appuntamento altrettanto al buio, con persone sconosciute, o magari con una persona che si è conosciuta da poco. L’intimità che si crea in un’occasione del genere non ha davvero prezzo…