Il flamenco autentico a Milano, ecco dove e quando vederlo
Il flamenco autentico a Milano, ecco dove e quando vederlo
A Milano puoi assistere ad uno spettacolo di “Authentic flamenco”. Il Teatro Real de Madrid in collaborazione con Fever porterà artisti di flamenco pluripremiati dalla Spagna, per una serie limitata di spettacoli, a Milano nel mese di dicembre.
Authentic Flamenco dopo aver fatto tappa a Roma si trasferisce a Milano per pochi giorni, dal 21 al 24 dicembre. Non farti scappare questa occasione imperdibile di emozionarti con il vero flamenco!
FLAMENCO A MILANO
Authentic Flamenco dal 21 dicembre e fino al 23 dicembre presso l’Auditorium San Fedele a Milano
Autentico Flamenco presents Paula Rodriguez
Dove: Auditorium San Fedele (Piazza San Fedele 4, Milano)
Date e Orari: 21 e 22 dicembre alle 18:30 e alle 21:00, 23 dicembre alle 15.30, alle 18:00 e alle 20:30
Biglietti: a partire da 45€ per persona, disponibili esclusivamente sulla piattaforma Fever.
Lo spettacolo dura circa 65 minuti ed è a cura di SO-LA-NA Entertainment, un punto di riferimento nella creazione e produzione di performance live esclusive.
Il pubblico sarà incantato da un’espressione di passione e emozione autentica, con la partecipazione dei pluripremiati artisti spagnoli Paula Rodriguez e José Escarpín come ballerini, Jonathan Reyes e José del Calli come cantanti e Ángel Flores e Antonio Jiménez alla chitarra.
È importante specificare che si tratta di flamenco autentico, perché spesso ci sono proposte che fanno vedere un balletto che flamenco in senso vero e proprio non è, specialmente se a valutarle è uno spagnolo.
C’è flamenco e flamenco, ti direbbe infatti uno spagnolo. Il flamenco è un’espressione artistica popolare che ha origini antiche e si basa su precise regole compositive ed espressive.
Gli spagnoli ci tengono molto a questa arte, e a ragione, dal momento che è stata iscritta dall’Unesco nell’elenco del patrimonio culturale immateriale che bisogna proteggere, tutelare, far conoscere nel modo corretto.
La presenza di artisti qualificati garantisce una proposta di qualità del flamenco, ma è importante arrivare allo spettacolo preparati, avendo una conoscenza di base di questa arte, il rischio altrimenti è quello di rimanere delusi.
Ad esempio, chi è andato a Madrid in una tablas, spesso si è lamentato che lo spazio era ristretto e che si era troppo stipati per vedere lo spettacolo.
In realtà, stare vicino ai ballerini è una delle condizioni che permette invece di gustarne meglio l’arte e l’espressività. Fin dai tempi antichi, i veri e puri spettacoli di flamenco (Los tablaos) sono piccoli spazi, per un pubblico ridotto, ottenendo così una connessione speciale tra gli artisti e il pubblico.
“Portare una forma d’arte così autentica e unica in luoghi così diversi è un risultato per il Teatro Real de Madrid, frutto del suo impegno nel preservare questo patrimonio culturale. Promuovere e sviluppare un progetto così ambizioso è un dovere non solo nei confronti delle arti performative, ma anche nei confronti del pubblico di tutto il mondo”, ha dichiarato Ignacio García-Belenguer, CEO del Teatro Real de Madrid.
Il tour globale di quest’anno ha già fatto tappa negli Stati Uniti e nella regione dell’Asia-Pacifico, e Roma si prepara ad ospitare questo straordinario evento. Per la prima volta in Italia, lo spettacolo farà tappa nella capitale questo novembre per un periodo limitato, e poi passerà anche per Milano, vera e propria metropoli europea che ben accoglie tutte le proposte di spettacolo internazionale.
“Siamo estremamente entusiasti di continuare la nostra collaborazione con il Teatro Real de Madrid e condividere la tradizione del flamenco con il pubblico di tutto il mondo”, ha dichiarato Ignacio Bachiller Ströhlein, co-fondatore e CEO di Fever. “Come azienda fondata in Spagna, siamo orgogliosi di sostenere questi artisti incredibilmente talentuosi mentre rafforziamo il nostro impegno a rendere la cultura accessibile a tutti”.
Conosciamo meglio i protagonisti di questa meravigliosa e imperdibile proposta di Authentic Flamenco
Cominciamo con il dire che quasi sempre, gli artisti di flamenco sono a loro volta figli di artisti di flamenco. Si tratta di una tradizione che viene tramandata di generazione in generazione, dalla tecnica molto difficile che viene appresa dai primi anni dell’infanzia, e che non si dimentica più.
Paula Rodriguez è l’assoluta protagonista dello spettacolo, una ballerina molto apprezzata per la grande forza ed energia che emana sul palcoscenico.
Originaria di Santander, ha iniziato la sua carriera da giovanissima, ha iniziato a ballare dall’età di 4 anni, e ha studiato il flamenco per più di venti anni, prendendo lezioni di danza classica e contemporanea con Gema de Beraza, danza spagnola con Carmen Armengou e flamenco con Paz Díaz. Nel 2007 si è trasferita a Madrid per completare i suoi studi presso il Centro de Danza Española y Flamenco Amor de Dios con insegnanti come Truco, María Juncal, Alfonso Losa, Pepa Molina, e più esclusivamente con la maestra Merche Esmeralda. Nel 2011 ha continuato la sua formazione a Siviglia prendendo lezioni con Juana Amaya, Andrés Peña e Ramón Martínez.
A farle da compagno, c’è il ballerino José “El Escarpín” . Il professionista è originario di Murcia, ha vinto nel 2010 il guinness mondiale di battitura del tacco, ed ha anche vinto il festival “Melon de Oro” di “Lo Ferro”, sempre per la sua grande e sorprendente abilità con i tacchi, che nel flamenco diventano veri e propri strumenti a percussione. L’artista racconta che, fin da quando era nella pancia della madre, sentiva i calci e la potenza del battito, tanto che a 7 anni già si distingueva per l’abilità in questa tecnica. Tra i suoi insegnanti vi erano il grande maestro Juan Ramírez, Carlos Velázquez, Alfonso Losa, José Maya, Nino Reyes, Antonio Canales, Tony “El Pelao”, La Tati, tra gli altri. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi nazionali e internazionali, ha realizzato spettacoli di flamenco in tutto il mondo, ragione per cui è sicuramente uno tra gli artisti spagnoli più conosciuti e ammirati al mondo per la sua abilità e passione.
Il cantante José Del Calli è a sua volta figlio di “El Calli”, prestigioso cantaor di Córdoba. La sua famiglia ha un tablao a Cordoba chiamato “La Buleria”, al quale José ha partecipato per tutta l’infanzia e parte dell’età adulta. Da bambino era un percussionista, perché aveva paura di cantare, poi ad un certo punto ha fatto il grande passo al punto da diventare, a poco a poco, uno dei più grandi e apprezzati cantaores della Spagna. Ha vinto infatti numerosi premi e collaborato con molti artisti professionisti per accrescere le sue competenze.
PICCOLA GUIDA ALLA CONOSCENZA DEL FLAMENCO, PER APPREZZARE UNO SPETTACOLO AL MEGLIO
Prima di tutto…sai che cos’è il flamenco?
Chi non è spagnolo, forse ha delle idee un po’ confuse sul flamenco, che spesso e volentieri si fa coincidere con una forma di danza, accompagnata dal suono delle nacchere. Questo è un po’ lo stereotipo con cui conosciamo il flamenco, in realtà riduttivo rispetto alla complessità e alla profondità di questa forma artistica.
Il flamenco in realtà è una forma sia di danza che di musica, basato sul canto (cante) e sul ballo (baile), intesi non come spettacolo, ma come forma di espressione vera e propria dell’individuo. Una sorta di catarsi del corpo e della psiche, da realizzarsi anche in assenza di strumenti musicali, e con il semplice battito delle mani, dei piedi o delle nocche sul tavolo. In origine dunque era questo, una forma di espressione diciamo “povera” ma ricca di tanta, tantissima energia.
Con il tempo, chiaramente, il flamenco si è evoluto, e oggi quasi sempre si accompagna al suono della chitarra, oltre che a quello delle nacchere.
Il flamenco ha i suoi adepti, che si riuniscono in associazioni e club, non solo in Spagna ma anche in Italia, allo scopo di garantire che sia sempre conosciuto e praticato nel modo giusto e corretto.
Da sempre il flamenco si pratica nei locali notturni e nei tablao, e si realizza grazie alla presenza, sul palcoscenico, di ballerini, cantanti e musicisti.
I cantanti vengono detti Cantaor e hanno uno stile di canto molto particolare e unico, caratterizzato più dall’espressività e dalla tragicità, piuttosto che dalla piacevolezza in sè. Non tutte le voci dunque sono adatte al cante, e di questo te ne accorgerai allo spettacolo! Ci sono cantanti che si identificano proprio per la particolarità della loro voce e del loro stile, il cosiddetto “palos”.
Con “palmas” si intende invece il ritmo, tenuto dal battito o di mani o di piedi o di entrambi, o delle nacchere.
A fare da “tappeto” alla voce del cantaor è la chitarra, che deve anche accompagnare i passi di danza dei ballerini. La chitarra rimase uno strumento di accompagnamento fino a quando non arrivò il grande Paco del Lucia, a farla diventare invece uno strumento solista vero e proprio.
Il ballo – baile – è realizzato da un ballerino da solo oppure in coppia o in gruppo, la cosa importante è che non rappresenta una storia, ma piuttosto uno stato d’animo. Si dice spesso che il flamenco è un ballo “verso la terra”, mentre il balletto classico tende al cielo.
L’aspetto più importante del baile è la capacità di interpretazione da parte del ballerino, e solo dopo viene la tecnica. Per questo è così importante la sua espressività facciale, ed è per questo che gli appassionati fanno a gara per avere il posto più vicino possibile al palcoscenico, in modo da non perdersi un’espressione dei danzatori.
Vestiti caratteristici del flamenco
Nell’immaginario del flamenco c’è una ballerina con un vestito lungo, a ruota, vaporoso, con un fiore nei capelli, raccolti, e delle nacchere in mano. In effetti, il look più utilizzato negli spettacoli di flamenco è proprio questo.
Il rosso e il nero sono i colori prediletti, insieme al fucsia, perché hanno una simbologia molto precisa. Nelle scarpe dei ballerini, sia donne che uomini, sono conficcati dei chiodi di ferro, in modo da fare ancora più rumore quando vengono battuti contro il legno del palco.
C’è anche il manton, la mantella di pizzo o ricamata, che discende dal velo, e con la quale la ballerina volteggia e crea figure nell’aria di grande suggestione.
Conosciamo l’Opera di Madrid
Sul Teatro Real de Madrid, detta anche Opera di Madrid, possiamo dire che è una delle istituzioni culturali più prestigiose della Spagna, fondata dalla Famiglia Reale nel Settecento, che fin dalle origini si è occupata di tutelare il patrimonio culturale iberico e di diffonderne la conoscenza, specialmente presso un pubblico giovanile. Negli ultimi anni ha anche instaurato un proficuo dialogo con diversi generi musicali. Con “Authentic Flamenco”, il Teatro Real è ora molto attivo nella diffusione del flamenco, con una stagione regolare di spettacoli nel suo “tablao” nella sala da ballo.