Fratelli Rossetti, più che scarpe.. dei veri e propri gioielli ai piedi

Fratelli Rossetti, più che scarpe.. dei veri e propri gioielli ai piedi

Quando un limite diventa un punto di forza: è ciò che è accaduto ai Fratelli Rossetti, che sono riusciti a dare nuove forme alle scarpe da uomo a partire da modelli sportivi in cui erano specializzati. Il cambio di direzione obbligato ha dato avvio ad un successo che dura ancora oggi, vediamo in quali declinazioni. 

Dalla fondazione dell’azienda a Parabiago, vicino Milano, negli anni ’40 a oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchio, eppure le scarpe Fratelli Rossetti continuano a riscuotere successi e apprezzamenti, per la fattura, la comodità e le linee intramontabili , in tutto il mondo.

Oggi hanno boutique monomarca nelle principali capitali europee ed estere, e un outlet a  Parabiago e a Mendrisio all’interno della Fox Town, e specialmente negli Stati Uniti e nell’Estremo Oriente continuano a registrare fatturati da capogiro.
Tutto è iniziato negli anni ’50 nell’hinterland milanese, per mano dei fratelli Renzo e Renato Rossetti, che cominciano a fabbricare scarpe destinate agli sportivi, soprattutto pattinatori e giocatori di hockey. Da lì, l’idea di applicare una tecnica simile a quella utilizzata sulle scarpe sportive alle scarpe da uomo di uso quotidiano.
Dalla stoffa si passa al cuoio, dalla cucitura a mano si passa a quella meccanica, e soprattutto i fratelli arrivano a realizzare scarpe flessibili, senza lacci, estremamente comode e morbide rispetto a quelle tradizionali.
Dalle classiche “derby” coi lacci si passa ai mocassini e poi agli stivali, con un uso del colore e del trattamento delle pelli molto libero e vario, dal sapore artigianale, che piace ai clienti più entusiasti all’idea di trasmettere la loro personalità anche attraverso le calzature.
L’innovazione premia, ed infatti ai Fratelli Rossetti dobbiamo alcune tipologie di calzatura, e alcune tecniche di coloritura (come la Toledo, fatta a mano e tale da rendere ogni modello un pezzo unico) o elementi – come i mitici “fiocchetti” messi soprattutto sui mocassini, o l’intreccio ad arte – tali da andare oltre le mode, e resistere alla sfida del tempo.
Parabiago è diventata, grazie ai Fratelli Rossetti e altre aziende manifatturiere come la Cleo Bottier (che produce per Manolo Blahnik) e la Castelnuovo, la “città della calzatura” per antonomasia.

Ecco alcuni dei modelli che hanno fatto la fortuna del brand, e che vengono riproposti ogni anno in diverse varianti, ma sempre nel rispetto e nella fedeltà ai disegni di base.

Stivale Magenta
Emblema dello stile mannish (androgino), indirizzato alla donna sicura della propria femminilità, che vuole essere comoda e dinamica, senza rinunciare all’eleganza. Il primo modello risale al 1975 ed era diretta derivazione dallo stivale da amazzone. La staffa collocata sul retro, presente fin dalle origini, con il passare del tempo è diventato un elemento decorativo evergreen.

Mocassino Brera
La classica scarpa senza lacci, con il frontalino frangiato e le nappine, spesso colorate, è diventata una tra le calzature casual per eccellenza ed è considerato il capolavoro della maison. Nasce nel 1961 e ancora oggi è uno dei prodotti di punta dell’azienda.

 

Derby bicolore
La scarpa con i lacci, che i Fratelli Rossetti propongono anche nella variante “Dandy” senza stringhe, è un altro dei modelli iconici della Maison, disponibile sia per uomo che per donna, anche nella variante con pellami Tolledo con colorazione personalizzabile.

Scarpa Flexa
Si tratta di una calzatura sagomata intorno al piede, composta da ben 18 pezzi assemblati a mano, e dunque in grado di adattarsi perfettamente ai movimenti del piede.

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