Il 3 febbraio riapre anche il Museo della Collegiata a Castiglione Olona
Il 3 febbraio riapre anche il Museo della Collegiata a Castiglione Olona
Un cantiere, tanti traguardi
per la cura di un bene unico, finalmente riaperto!
Il 3 febbraio 2021 riapre il Museo della Collegiata, con i capolavori di Masolino da Panicale. Nel frattempo, la parrocchia si è occupata di mettere in sicurezza alcune parti dell’edificio, ora di nuovo pronto ad accogliere tutti i visitatori a braccia aperte.
La lunga chiusura al pubblico, imposta dall’emergenza sanitaria, non ha fermato la cura del bene monumentale che nel 2022 taglierà il traguardo dei 600 anni di vita.
Il primo obiettivo era mettere in sicurezza un edificio storico: occorreva il rifacimento della copertura dell’antica canonica che si estende per una quarantina di metri tra il Battistero e la Collegiata,
Il consolidamento della struttura e la posa di una nuova copertura, con i coppi d’epoca il più possibile preservati, sono stati occasione per realizzare botole d’ispezione e una linea vita, che presto sarà collocata su tutto il Complesso.
Si sono così create le condizioni per futuri controlli e interventi di manutenzione.
Il rifacimento della copertura ha significato anche bonificare dall’amianto questa costruzione, unica del Complesso ad avere ancora il pericoloso materiale.
D’altra parte la Collegiata è inserita nel contesto naturalistico della Valle Olona e con esso vuole dialogare in armonia. La vegetazione che circonda il Complesso, che accompagna anche il cammino di coloro che percorrono a piedi la Via Francisca o che pedalano sulla pista ciclabile lungo l’Olona, deve infatti essere governata per allontanare l’umidità dai muri con i preziosi affreschi di Masolino, Paolo Schiavo e del Vecchietta e per scongiurare cadute di rami e ostruzioni di foglie nei canali. Si stanno quindi realizzando azioni mirate di contenimento della vegetazione.
“Vorrei sottolineare due aspetti” – dichiara don Ambrogio Cortesi, Arciprete della Collegiata – “il valore ecologico della necessaria operazione di smaltimento legale e documentato delle lastre di eternit tolte dal sottotetto, e l’incremento delle condizioni di sicurezza di tutto il Complesso, anche attraverso il consolidamento di un solaio pericolante che permetterà ampliare le aree in uso museale”. E aggiunge: “Sento grande ammirazione per gli architetti Matteo Scaltritti e Lorena Bauce di Semarchitettura, con l’ing. Riccardo Aceti, per l’egregio lavoro di progettazione e direzione lavori, così pure per la ditta ICSA di Giacomelli Bruno per la solerzia nel farsi carico di interventi faticosi e difficili. Desidero anche ringraziare vivamente quanti hanno voluto o vorranno sostenere i costi in carico alla parrocchia in tempi di minori entrate, specialmente a causa della chiusura forzata del Museo”.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.