Il piccolo principe, il musical per bambini ..preferito dai grandi! Prendi subito i biglietti!

piccolo principe copertina

Il piccolo principe, il musical per bambini ..preferito dai grandi! Prendi subito i biglietti!

Ecco dove passerà il tour dello spettacolo “Il Piccolo Principe” e dove prendere i biglietti su Ticketone. Prenota subito perché i posti migliori sono quelli che vanno via prima!

Il tour de “Il piccolo Principe” passa da:

  • Ravenna, dal 15 febbraio al 18 febbraio

  • Torino, dal 23 febbraio al 25 febbraio al Teatro Colosseo

  • Napoli, dal 1° marzo al 3 marzo al Palapartenope

  • Milano, dal 7 marzo al 24 marzo al Teatro Repower Assago

  • Genova, dal 13 aprile al 14 aprile allo Stadium di Genova

Non conta quante cose arrivi a possedere ma, piuttosto, quanti legami si è riusciti a stringere: questa la morale di una bellissima favola conosciuta in tutto il mondo e tradotta in tantissime lingue: Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.
Il racconto dell’aviatore francese  diventa uno spettacolo teatrale, dove musica, prosa, danza si incontrano a restituire la magia di un libro unico. Lo show è adatto anche ai bambini e ragazzi.

  • scene Carmelo Giammello
  • direzione musicale Paolo Silvestri
  • costumi Guido Fiorato
  • adattamento e regia Stefano Genovese

Nel 2023 ricorrono gli ottant’anni dalla prima pubblicazione de “Il Piccolo Principe”, celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry e libro più tradotto al mondo dopo la “Bibbia”. “La mia rappresentazione di questa storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda, si snoda attraverso i tanti linguaggi che il racconto, la musica, il canto, il circo, gli elementi scenografici e, più in generale, il teatro performativo offre. Non è uno spettacolo di prosa, non è un musical, non è un circo, non è un’istallazione. Ma è un po’ di tutto questo perché ogni verità svelata, ogni personaggio, ogni snodo della vicenda attinge allo strumento più adatto ad arrivare allo spettatore. Ogni scena non si ferma agli occhi o alle orecchie o all’olfatto. Quelli sono solo le porte sensoriali per arrivare alla destinazione finale: il cuore di ogni spettatore. Restando fedeli al testo dell’autore, in questa rappresentazione le parole non sono tante e affido il racconto all’immaginario visivo. Le verità sono semplici e diventano assolute in questa semplicità. Sempre nel testo originale, l’autore stesso ha inserito i disegni perché l’immagine è il primo tassello dell’immaginario e, come dice lui, fissare un’immagine aiuta a non dimenticare e a rendere reale ciò che se fosse solo raccontato non sarebbe creduto. Fa riflettere questa importanza data all’obiettività di un’immagine in un’epoca in cui la fotografia stessa era agli inizi e non così diffusa. Quasi un presagio dell’importanza che un secolo dopo avrebbe avuto nelle nostre vite”, scrive Stefano Genovese