Riscoprire Luino grazie al sentiero Belvedere in Carnella

Riscoprire Luino grazie al sentiero Belvedere in Carnella

Pochi lo conoscono il sentiero Belvedere che c’è in Carnella, anche tra i luinesi, soprattutto perché è stato valorizzato solo di recente. Conosciamolo meglio con l’aiuto di più di 30 fotografie e di una mappa di Google, in modo da arrivare senza sbagliare strada, pronti a farci stupire da un panorama mozzafiato.

Grazie al gruppo Cai di Luino, ed in particolare per merito del signor Sandro Morandi, il sentiero del Belvedere è tornato, dopo un oblio durato decenni, a essere frequentato dalle famiglie luinesi  e non solo. Con il passaparola e la presenza di diversi articoli su internet, il sentiero Belvedere di Luino piano piano si sta facendo conoscere, e si appresta a fare “concorrenza” al vicino Sentiero del Bosco delle Fate di Germignaga.

Hanno entrambi il pregio di essere vicini ad un centro abitato, di essere vicini al Lago Maggiore, di essere caratterizzati da sculture in legno raffiguranti animaletti e creature fatate del bosco: ideali, allora, per una passeggiata in famiglia poco faticosa, a prova di passeggino e bimbi e mogli o mariti poco abituate/i a camminare.

Chiariamo: la passeggiata non è tutta in piano. Ci sono delle piccole salitine, ma sono sull’asfalto e si possono evitare arrivando in auto molto vicino all’ingresso nel bosco, ma così facendo vi perdereste tutti i bei scorci sul lago che si trovano tra una villa e l’altra (la frazione Carnella è una delle più “in” di Luino), e potreste anche risultare un po’ invadenti e irrispettosi agli abitanti del posto, visto anche che i posti auto non sono così frequenti nella zona.
Il consiglio è dunque quello di lasciare l’auto in piazza San Francesco e di fare la passeggiata a piedi percorrendo prima la via Bernardino Luini (dove si affaccia anche il Castello Ruta, della famosa presentatrice televisiva Teresa Ruta) e poi attraversando tutta la zona della Carnella. I cartelli bianco rossi non mancano, dovete solo stare attenti ad un punto in cui non si trovano più: procedete sulla destra, e al limite date un occhio al cellulare puntando il navigatore su questa indicazione.

Ad un certo punto la salita si fa meno impervia e il bosco è pronto ad accogliervi, con un sentiero dapprima ampio e poi, man mano che ci si adddentra nel bosco e si abbandona lo spazio abitato, stretto e sterrato su cui i passeggini a ruote  pneumatiche, con un po’ di fatica, possono passare, e soprattutto i bambini possono correre senza il pericolo delle macchine. Vi terranno compagnia diverse sculture in legno raffiguranti gli animali del bosco.
Dopo circa mezz’ora sarete arrivati su di un vero e proprio balcone sul lago, allestito come in una fiaba. Noi siamo andati in inverno e c’era un bellissimo presepe colorato, ma non mancavano dei tavoli per fare il pic nic, un parapetto in legno e neppure le mangiatoie sugli alberi per gli uccelli selvatici. Il sentiero prosegue per il villaggio del Gaggio e Bonca (400 m) e arriva fino a Colmegna (200 m alt.) all’interno di un bosco di castagni.

Betulle, castagni e noccioli con i loro rami arzigogolati incorniciano diversi punti panoramici dai quali ammirare la Luino tanto amata e celebrata da Piero Chiara, che al proposito scrisse, su “l’Avvenire del Verbano” il 30 novembre 1934:

“Non molti hanno sostato, per esempio, fra i dirupi di quei colli sopra il tiro a segno, i quali strapiombano a nord sulla strada di Colmegna all’altezza del Bùrich. Da quelle rocce scavate da frequenti caverne e da crepacci profondi, antri di fiere o dell’uomo preistorico, seduti su un ronchione di roccia, si può vedere Luino….di profilo”.

Quella stessa Luino – siamo fortunati – la possiamo vedere ancora adesso.

Sentiero del Belvedere di Luino

Pochi conoscono il sentiero Belvedere che c’è in Carnella, anche tra i luinesi, soprattutto perché è stato valorizzato solo di recente. Ma ne vale proprio la pena! Ecco alcune foto scattate quando c'era la neve, ma è bello in ogni stagione. Se interessati, vi consigliamo di leggere l'articolo che vi spiega tante cose, anche come arrivarci!

Note pratiche
difficoltà: molto facile, anche se c’è una salita ripida se scegliete di partire da piazza San Francesco e poi risalire la via Bernardino Luini per raggiungere la Carnella. I cartelli partono dalla piazza San Francesco.
durata: 1 ora circa per arrivare alla balconata, a passo lento
strada: asfaltata e acciottolata fino alla Carnella, poi c’è un sentiero stretto dove passano solo le moutain bike e le persone a piedi o al massimo con i passeggini con le ruote gommate