Isolino Virginia sul Lago di Varese, custode di mille gioielli
Isolino Virginia sul Lago di Varese, custode di mille gioielli
Nel Lago di Varese c’è una minuscola isola triangolare che è stata un piccolo gioiello da mostrare ai visitatori fin dall’Ottocento, e che da allora non ha mai smesso di sorprendere per i gioielli che a sua volta racchiude
Questa vaga isoletta – Fida custode delle parlanti reliquie – Dei primitivi popoli lacustri – La Società Italiana di Scienze Naturali – Qui convenuta il 26 settembre 1878 – All’ospite gentile acclamando – Nomava – ISOLA VIRGINIA.
Questa è la scritta che leggono i visitatori all’ingresso del Museo sull’Isolino. Infatti fu in onore della moglie del futuro senatore Ettore Ponti, che nel 1878 l’Isolino prendeva il nome con cui ancora oggi è conosciuto, su decisione della Società scientifica che da qualche anno organizzava qui importanti convegni.
Ma andiamo con ordine…

L’isolino Virginia è un piccolo triangolo di terra che si trova nel lago di Varese, raggiungibile solo in barca, dove nell’Ottocento sono stati ritrovate importanti tracce di insediamenti palafitticoli, talmente importanti che per questo motivo è diventata bene Unesco, patrimonio mondiale dell’umanità.
La particolarità dell’isola sta nel fatto che, oltre ad avere un Museo Preistorico (sede distaccata del Museo Archeologico di Villa Mirabello), è essa stessa un parco archeologico, dove periodicamente si effettuano campagne di scavi per indagare nelle profondità della terra.
Si tratta di un’area che deve essere tutelata dal punto di vista storico e ambientale, per la presenza in situ di un ricco materiale di studio, ma che per questo ha anche bisogno di essere valorizzata presso il grande pubblico, al fine di trovare il necessario sostegno economico per lo studio suddetto.
I gioielli della storia dell’Isolino Virginia
Il secolo dell’Ottocento è stato per l’Isolino il secolo della svolta. Fu infatti nel 1863 che l’abate Antonio Stoppani, durante un periodo di magra eccezionale, inaugurò le campagne di scavi che confermarono la presenza di una stazione preistorica.
Si capì in seguito che quest’isola grande poco più di 9 km era stata sede di insediamenti dal primo Neolitico (6.000-3.400 a.C.) alla fine dell’Età del Bronzo (2.200-900 a.C). Da qui l’idea, da parte della famiglia proprietaria, i Ponti, di fondare un Museo e di cominciare a eseguire gli scavi e di organizzare ricerche e convegni direttamente sul posto.
Un luogo che fino al 1863 era un semplice luogo di villeggiatura, dove i Ponti portavano famigliari e amici a godersi il fresco ed a mangiare del buon pesce (il Lago di Varese era il più pescoso d’Europa, fino agli inizi del Novecento!), da quel momento si potè fregiare di un’etichetta ancora più preziosa e singolare.
Dal 1922 l’Isolino è tornato a essere di tutti i varesini, grazie alla generosa donazione della famiglia Ponti al Comune di Varese.
I gioielli della natura dell’Isolino Virginia
Percorrendo il lago di Varese in barca o in canoa, o girandogli tutto intorno attraverso la pista ciclabile che è stata realizzata da non molti anni, si incontrano molti fiori e piante particolari, dai colori sgargianti e dalle forme appariscenti. Come mai? Si tratta di varietà esotiche introdotte proprio dai Ponti e da altre famiglie facoltose dell’epoca, nei giardini delle loro bellissime ville.
La ninfea, il cipresso calvo delle paludi (lo puoi trovare anche a Brebbia in questo piccolo angolo di Paradiso), la pterocaria (Pterocaryae fraxinifoliae) sono tutte specie bellissime ma alloctone, che ora non godono più della stessa simpatia di cui godevano ai tempi del Ponti, perchè si pongono in competizione con le specie autoctone come il salice, l’ontano nero, la quercia. In ogni caso ormai queste piante si sono ambientate benissimo anche sull’Isolino Virginia e offrono riparo a numerosi uccelli acquatici come la folaga, la gallinella d’acqua, lo svasso, il tarabuso e il germano.

I gioielli nei weekend della bella stagione
Nel Parco Archeologico si possono visitare il Percorso didattico all’aperto e il Museo Preistorico Isolino Virginia (Museo Ponti) che dipende dal Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello e fa parte del SiMArch (Sistema dei Musei Archeologici della Provincia di Varese).