Le ghiacciaie di Cazzago Brabbia, i frigoriferi di una volta
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Le ghiacciaie di Cazzago Brabbia, i frigoriferi di una volta
Una volta il Lago di Varese era il più pescoso d’Europa, ed a Cazzago ci sono tre grandi ghiacciaie che lo ricordano in tutta la loro imponenza.
La pista ciclopedonale del Lago di Varese (qui trovi dove scaricare la mappa di tutte le piste ciclabili di Varese in pdf) passa anche davanti alla zona dei cunsert (conserve), dove campeggiano tre ghiacciaie (in dialetto giazer, giazzere) di Cazzago Brabbia che, persa la loro funzione originaria, stanno diventando il vero e proprio simbolo del lago e del suo antico splendore. Perché, prima che venissero impiantate le industrie che hanno irrimediabilmente inquinato le sue acque (anche se adesso si sta facendo il possibile per ripristinare l’ecosistema originario), nel Lago di Varese si pescava, e anche molto. I documenti parlano di quintali di pesce che ogni settimana venivano venduti nei mercati locali, a Milano e perfino in Francia. Le ghiacciaie in questione vennero realizzate dalle famiglie Quaglia e Giorgetti appunto per il commercio del pesce, per scopi imprenditoriali dunque e non solo per il consumo privato. Anche se la datazione è incerta, risalgono sicuramente alla seconda metà del Settecento ed il loro uso è documentato per tutto l’Ottocento.
Per molti decenni versarono in completo abbandono, fino a quando negli anni ’80 una storica nonché frequentatrice del luogo, Alba Bernard, individuò nelle ghiacciaie un cospicuo patrimonio culturale da valorizzare. Ci vollero una ventina di anni per trovare i fondi sufficienti al restauro, ma oggi Cazzago può vantare un monumento di grande valore storico e umano: “Non essendo connotate da una proprietà privata, ma appartenendo al lago, le ghiacciaie possono facilmente diventare un fattore di identificazione collettiva, come altri monumenti e istituzioni premoderne non compromesse da vicende troppo vicine alla nostra memoria” – così è scritto da chi si occupa di valorizzare e promuovere il sito.