Martin Parr al Mudec di Milano: messaggi forti e nascosti di uno dei fotografi più iconici di sempre
Martin Parr al Mudec di Milano: messaggi forti e nascosti di uno dei fotografi più iconici di sempre
Scordatevi l’immediatezza estetica ed emozionale degli scatti di Steve McCurry, oppure la suadente malinconia del bianco e nero firmata Henri Cartier Bresson: Martin Parr è unico nel suo genere e sarebbe veramente un peccato perdersi i suoi messaggi, soffermandosi frettolosamente sui suoi lavori. Fotografo della Magnum (formata solo da fotografi élite fra le élite), presso il Mudec di Milano va in scena, fino al 30 giugno, la mostra Short & Sweet. Se non lo conoscete già vi aiutiamo ad entrare nel suo mondo, consigliandovi vivamente di godervi l’esperienza!
Martin Parr è un fotografo documentarista: scordiamoci immediatamente i reporter di guerra, racconti visivi da mondi esotici, ricerca estetica del “bello”. Il suo soggetto preferito, da sempre, è la quotidianità della società occidentale. Soprattutto quella che lo ha circondato per oltre 50 anni, anche appena fuori dalla sua casa di Bristol.
Se non lo conoscete, ad un primo sguardo si resta spiazzati: si cerca il bello, l’insolito, il particolare ma… non lo si trova, mentre con altri fotografi è più facile. Questo è forse il primo dei messaggi forti di un fotografo che parla più all’inconscio che all’occhio: da appartenenti alla società occidentale, ormai non facciamo nemmeno più caso alla sciatteria di molte nostre abitudini, dall’ingozzarsi ai banchetti spintonando i vicini fino all’ammassarsi in spiaggia quasi uno sopra all’altro nella bella stagione al mare. In molti progetti troviamo, in bella mostra, atteggiamenti di chiara decadenza del buongusto.
Una vita votata all’osservazione di questa “normalità”, insomma, che ci circonda in qualsiasi momento, ovunque. La bravura di Martin Parr ovviamente non sta nello scatto singolo, che ci crediamo tutti in grado di fare e probabilmente è così (ma chiediamoci anche perché lui è nella Magnum e noi no…). Sono oltre 100 i progetti fotografici accumulati nella propria carriera, ognuno con un tema forte da mettere in luce. Creare un intero progetto con un tema ed essere efficaci in ogni singolo scatto è da fuoriclasse, anche perché fotografare l’ordinario è estremamente difficile! Ad eccezione del primo periodo, in cui scattava in bianco e nero, Martin Parr ha enfatizzato la propria feroce ironia con scatti volutamente iper saturi di colori.
Non esiste un aspetto del quotidiano non toccato da Martin Parr nel corso della sua carriera: si va dal turismo di massa standardizzato al consumismo più estremo, dalla decadenza delle società borghese inglese ad ogni sfaccettatura dell’uomo, soprattutto per sottolinearne manie ed espressioni. Senza le opportune premesse, insomma, ci si perde il vero Martin Parr: la fotografia di una madre che consuma con i figli del cibo confezionato nei pressi di un bidone stracolmo di rifiuti, come lo è il pavimento, è una fotografia brutta secondo parametri standard. Applicando la “poetica Parr” il significato cambia completamente: la sciatteria e il disinteresse della madre per aver scelto un luogo così sporco per pranzare coi figli diventa al tempo stesso maleducazione da trasmettere, disinteresse per un minimo di dignità ed infine arriva anche messaggio per noi, che abbiamo cercato inutilmente il bello in quella foto, ma il soggetto è il cattivo gusto a cui non abbiamo fatto nemmeno caso.
Abbiamo fatto volutamente un solo esempio, per non perdervi il gusto (o il disgusto a fin di bene) di visitare l’esposizione al Mudec: il percorso espositivo si apre con alcuni scatti del primo Parr, quello in bianco e nero (The Non Conformists, dal 1975 al 1980), proseguendo col progetto Bad Weather. I colori saturi, che da quel momento in poi diventeranno una vera e propria firma, sono visibili nel progetto The Last Resort. E via dicendo.
Non capita tutti i giorni di trovarsi al cospetto di un fotografo della Magnum, men che meno di Martin Parr. Nel corso della giornata dedicata alla stampa, abbiamo avuto l’onore di conoscerlo e di apprezzarne l’umiltà e la genuinità: come i migliori documentaristi non giudica, ma osserva. Come i migliori fotografi non ostenta, lascia che siano le foto a parlare per lui. Ci è riuscito benissimo, in oltre 50 anni di carriera.
La mostra Short & Sweet sarà aperta al pubblico dal 10 febbraio al 30 giugno 2024. Vengono esposte oltre 60 fotografie selezionate appositamente per questa occasione, insieme all’installazione Common Sense, composta da circa 200 fotografie in formato A3 che offrono uno studio ravvicinato del consumo di massa e della cultura dello spreco. Di seguito, il link per i biglietti e tutte le informazioni utili.
ORARI MOSTRA
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Domenica 31 marzo 2024 (Pasqua) 09:30 – 19:30
Lunedì 1 aprile 2024 (Lunedì dell’Angelo) 09:30 – 19:30
Giovedì 25 aprile 2024 (Anniversario della Liberazione) ore 09:30 – 22:30
Mercoledì 1 maggio 2024 (Festa del Lavoro) ore 09:30 – 19:30
Domenica 2 giugno 2024 (Festa nazionale della Repubblica) 09:30 – 19:30
PREZZI
INGRESSO SINGOLO INTERO 15,00 €
INGRESSO SINGOLO RIDOTTO 13,00 €
Visitatori dai 14 ai 26 anni, over 65, persone con disabilità (Legge 104), insegnanti, militari, forze dell’ordine non in servizio, accompagnatore dipendente Comune di Milano, accompagnatore possessore Mudec Membership Card.
INGRESSO SINGOLO RIDOTTO SPECIALE 9,00 €
Dipendenti Comune di Milano con badge nominale (un solo eventuale accompagnatore al seguito € 14,00), volontari Servizio Civile Nazionale o operanti presso il Comune di Milano muniti di tesserino, giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati (non si accredita sabato, domenica e festivi).
INGRESSO MARTEDI’ UNIVERSITARI 9,00 €
Tutti i martedì gli studenti universitari muniti di tesserino senza limiti di età (esclusi giorni festivi).
BAMBINI 6-13 ANNI 7,00 €
OMAGGIO
Minori di 5 anni, guide turistiche italiane munite di tesserino di abilitazione (no salta coda), giornalisti con tesserino ODG previo accredito presso l’Ufficio Stampa (scrivere con almeno 24 ore di anticipo a: elettra.occhini@ilsole24ore.com specificando la testata e il giorno della visita. Non si accredita nel weekend e nei festivi), 1 accompagnatore per persone con disabilità che presentino necessità e regolare documentazione, possessori di Mudec Membership Card (eventualmente accompagnatore al seguito 13,00 €).
SPECIALE FAMIGLIA
Speciale famiglia (da 2 a 5 persone)
Adulto (1 o 2 adulti) € 13,00
Primo e secondo figlio (da 6 a 13 anni) € 7,00
Omaggio terzo figlio (da 6 a 13 anni)
BIGLIETTO OPEN – Valido fino al 23/06/2024
• € 18,00 (prevendita obbligatoria inclusa)
• € 16,00 Ridotto promo (prevendita obbligatoria inclusa)
Biglietto a data aperta, valido dal giorno successivo a quello di acquisto e consente l’accesso diretto alla cassa prenotati
GRUPPI ADULTI
€ 11,00 Gruppi di minimo 15 massimo 20 persone
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