MITO SettembreMusica è un festival di musica internazionale, classica, giunto quest’anno alla 17ma edizione, che ha luogo contemporaneamente a Milano e a Torino, dal 7 al 22 settembre 2023. Quest’anno sarà un vero e proprio viaggio musicale intorno al tema “Città”. Come sempre, i prezzi sono contenuti (ci sono concerti che costano solo 5 euro, e il prezzo massimo è comunque di 30 euro), allo scopo di avvicinare sempre più persone alla musica classica. Un programma speciale è quello del weekend, pensato per le famiglie che vogliono passare dei momenti speciali e dedicati.
Milano e Torino unite nei luoghi simbolo della loro storia: inaugurazione alla Scala con l’Orchestra del Teatro Regio (purtroppo sono rimasti pochissimi biglietti) e e chiusura all’Auditorium del Lingotto con la Filarmonica della Scala.
Si torna in Piazza San Carlo con Juraj Valčuha sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Stefano Bollani solista
L’attenzione dedicata alle famiglie è sottolineata anche nei programmi, offerti nei fine settimana, con la commissione a Martino Gozzi dei testi di un dittico – formato da “Dorothy nella città dei ragazzi” e “Dorothy nella città dei bambini” – che farà viaggiare bambini, ragazzi e adulti guidati da due attrici d’eccezione: Licia Maglietta e Laura Curino, nuovamente ospiti del Festival. Giovani anche i musicisti coinvolti: l’Orchestra dei Conservatori di Torino e Milano nel primo spettacolo e i Piccoli Cantori di Torino nel secondo.
Grandi ospiti internazionali come la Royal Philharmonic Orchestra, Ivo Pogorelich, Katia e Marielle Labèque, Julia Fischer, Wayne Marshall, Andrès Orozco-Estrada
«La musica classica, per sua natura, appartiene al mondo – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande. Certo, i compositori la inventano in qualche luogo: il loro pianoforte, il loro tavolo da lavoro, sono a Vienna o a Parigi, a Napoli o a Mosca, a Praga o a New York. Ma poi gli interpreti viaggiano, fanno conoscere i brani, li diffondono e così, a un certo punto, capita che l’origine di una partitura, la sua storia, la città nella quale è nata passino in secondo piano, sbiadiscano, si dimentichino. Qualche volta, però, è bello riallacciare la relazione che ha legato un brano al territorio nel quale ha preso vita, riscoprire le tradizioni, le abitudini, gli stili, le mode tra le quali sono state create una sinfonia o un quartetto, un concerto per violoncello o una sonata».
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