Passeggiata lungo il torrente Monvallina, tra il Mulino e il Lago

Se hai voglia di fare quattro passi in pianura, vicino al lago Maggiore, questo è il sentiero ideale.

Monvalle (VA). La particolarità del torrente che andiamo a esplorare è quella di nascere ad Orino con un nome, Viganella, e di sfociare nel Lago Maggiore con un altro, Monvallina appunto.
Si tratta di un fiume a pieno titolo avendo una portata costante: è lungo 12 chilometri e mezzo e il suo alveo varia da 1 a 3 metri. In passato aveva molta importanza per gli abitanti, dal momento che forniva da bere ed, essendo navigabile, veniva utilizzato dai pescatori per arrivare direttamente alle sponde piemontesi. Vennero costruiti molti mulini in ragione della pendenza e delle numerose anse che lo caratterizzano: mentre a Gemonio possiamo ricordare il mulino oggi sede del Museo Salvini, a Monvalle si deve citare il mulino di Turro, esempio ben conservato di archeologia industriale.
Attorno alla Monvallina, a Monvalle, sono stati tracciati diversi sentieri che si perdono nei boschi e nell’area a canneti lungo il lago e permettono di raggiungere il Gurèe, sicuramente il posto più conosciuto e amato dagli abitanti della zona.
Il Comune di Monvalle è direttamente interessato dal SIC/ZPS “Canneti Lago Maggiore” e “Palude Bozza Monvallina” per un estensione di circa 6,7 ettari.
Passeggiando in silenzio, e magari di primissima mattina, non sarà difficile avvistare, sulle rive del lago, folaghe, gallinelle d’acqua, germani, garzette ed aironi.
Nel bosco, tra le fronde degli alberi, si trovano cinciallegre, cinciarelle, pettirossi, codibugnoli, picchi muratori, rampichini. Nei cespugli e tra le siepi si nascondono scriccioli, capinere e merli.
I più fortunati possono avvistare scoiattoli, topi selvatici, larvicole, ricci, ghiri e moscardini.
Uno studio della Provincia di Varese attesta nel fiume la presenza di vaironi, cavedani, gobioni, ghiozzi padani e trote.