Orrido di Cunardo: una piccola “discesa agli Inferi” in assoluta sicurezza

Orrido di Cunardo: una piccola “discesa agli Inferi” in assoluta sicurezza

Desta qualche inquietudine il nome della località e il sentiero in sé, ma dopo un’accurata indagine si può concludere che la passeggiata all’interno della Grotta di Cunardo è davvero possibile in assoluta sicurezza ed alla portata di tutti. Vi diremo perché andarci e con quale attrezzatura. Keep calm and…enjoy Orrido!

“L’acqua ha corroso ivi il sasso calcare, disposto a strati orizzontali. S’è aperta una sotterranea strada, formandovi una delle più romanzesche caverne, in fondo alla quale si precipita; e non ricompare se non presso la Ferrera distante mezzo miglio”.

Carlo Amoretti, Viaggio da Milano ai tre laghi […], 4a ediz., Silvestri, Milano 1814.

Ingresso Orrido di Cunardo

L’Orrido di Cunardo  nel Parco Campo dei Fiori è un labirinto di cunicoli e grotte scavato dal torrente Margorabbia nel corso di millenni di anni, che in una sua piccola parte rimane assolutamente accessibile e sicuro da percorrere da parte di tutti i curiosi e amanti dei fenomeni naturali, carsici più in particolare.

Tutto ebbe inizio dal Margorabbia…

Il torrente Margorabbia nasce dal vicino Monte Martica, percorre tutta la Valganna e con un notevole salto (costituito dalle Cascate di Ferrera) scende verso la Valcuvia (di recente è stata realizzata una deliziosa pista ciclabile che lo costeggia, da Cassano Valcuvia fino a Luino) e sfocia nel Tresa e quindi nel Lago Maggiore.

Lungo il suo corso sono sorte in passato diverse attività manifatturiere tra le quali il maglio di Ghirla ed il mulino Rigamonti (questa pista ciclabile vi passa praticamente davanti).

Proprio in prossimità del “salto” tra le due valli, il torrente spesso abbondante di acqua, soprattutto dopo le frequenti piogge, ha formato una serie innumerevole di antri e caverne, che rappresentano un unicum in terra lombarda, in quanto originato da un fiume la cui maggior parte del percorso rimane superficiale.

Orrido, Antro dei Morti, Pipistrelli…gli ingredienti per una gita da brivido a Cunardo ci sono tutti!

Il complesso è costituito dalla Grotta del Ponte Nativo e l’Antro dei morti. Con Orrido di Cunardo si intende per la precisione la grotta composta da due sentieri sotterranei, con un unico ingresso a spaccatura orizzontale, largo una ventina di metri.

I sentieri si snodano rispettivamente per 180 e 120 metri, ma solo uno dei due è praticabile da tutti, mentre l’altro, indicato come “ramo attivo o ramo vivo” , è percorribile solo da persone esperte e accompagnate da professionisti speleologi.

Una mappa schematica dell’Orrido di Cunardo mostra perché la grotta è sicura

Il percorso semplice può essere affrontato da tutti, principalmente per tre motivi.

Il primo, perché è attrezzato e ci sono scalette ed una catena corrimano che facilitano l’attraversamento, soprattutto in certi punti ripidi e spesso bagnati e dunque scivolosi. Il secondo, è perché non presenta punti particolarmente stretti, anche le persone robuste possono passare dappertutto, a patto che siano minimamente agili. Si sconsiglia comunque l’attraversata a chi soffre di claustrofobia e di attacchi di panico perché si tratta pur sempre di un percorso in un luogo angusto e buio. Il terzo motivo, è che non c’è nessun pericolo di piene d’acqua – cosa invece possibile nell’altro ramo. Questo infatti è chiamato “ramo fossile” proprio perché ormai il fiume non passa più da qui, rimane l’umidità latente ma null’altro.

Percorrendo la galleria fossile si avrà modo di osservare, sulle pareti e sul soffitto, in quali infinite variazioni l’acqua è riuscita a modellare la roccia, nel corso di ben 240 milioni di anni. Si possono anche vedere depositi di carbonato di calcio che hanno formato stalattiti e stalagmiti in diversi punti della roccia.
Una volta erano presenti anche numerose colonie di chirotteri, tanto è vero che l’ultimo tratto del percorso prende il nome di “Antro dei pipistrelli”, ma ormai l’assiduo passaggio di turisti li ha convinti a trovare un altro posto dove vivere più in tranquillità.

Il percorso è possibile in ogni stagione, sono necessari scarponcini e torcia…e un pizzico di spirito d’avventura!

Pic nic all’Orrido…perchè no?

Proprio all’ingresso dell’antro ci sono dei tavoli da pic nic e un’ampia area verde e boscosa dove sarà piacevole trascorrere qualche ora al fresco.

Vicino all’ingresso all’Orrido ci sono dei tavoli da pic nic

Guarda altre foto  dell’Orrido di Cunardo e la mappa di Google per arrivarci in auto o in bici

Guarda il video con gli interni dell’Orrido di Cunardo