Castiglione Olona, aria di Toscana nelle Prealpi Lombarde

Castiglione Olona, aria di Toscana nelle Prealpi Lombarde

A Castiglione, a pochi chilometri da Varese, è rimasto intatto un nucleo antico di impronta toscana i cui edifici principali sono stati fatti costruire ed affrescare, nel Quattrocento, da un membro importante della famiglia proprietaria del feudo, il Cardinale Branda Castiglioni.


Castiglione Olona, il centro storico

Sito ufficiale per maggiori informazioni e orari: www.museocollegiata.it
Se chiudessimo gli occhi lungo il tragitto, per riaprirli solo una volta arrivati nel centro storico di Castiglione Olona, sembrerebbe di non essere nel Varesotto ma a Siena o a Firenze tanto si respira aria di “toscanità”. Se oggi a Varese abbiamo una traccia dell’Umanesimo toscano, è tutto merito di due grandi personalità, quella del Cardinale per l’appunto, che nelle sue terre di origini ha voluto concretizzare il sogno umanistico della città ideale, e quella del suo pittore prediletto, Masolino da Panicale, che nelle scelte di vita come in quelle artistiche rivela una assoluta affinità di intenti con il suo mecenate.
Ancora oggi, per celebrare  gli antichi splendori del borgo, ogni prima domenica del mese c’è la Fiera del Cardinale, un grande mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato, e ogni estate viene organizzato il Palio dei Castelli con figuranti vestiti in costume e tanti eventi particolari.

Il Cardinale ed il Pittore, due vite di successo all’insegna della mediazione

Entrambi hanno infatti viaggiato molto ed entrambi hanno fatto della “mediazione” la loro scelta di vita, il primo in campo diplomatico, il secondo in campo pittorico. Con tanta curiosità, intelligenza e desiderio di armonia sarebbero riusciti a realizzare quello che d’Annunzio avrebbe poi definito come “l’isola di Toscana in Lombardia”.

Castiglione nelle parole del poeta Gabriele D’Annunzio

Il poeta scriveva sul Corriere della Sera, nel 1912:

“Nulla è più commovente che il ritrovare d’improvviso una traccia e una figura d’arte nota e diletta in un luogo estraneo, come un fiore del nostro clima in un orto settentrionale. Mi ricordo del meraviglioso piacere ch’ebbi a Castiglione Olona entrando nel Battistero e trovandomi immerso nella pittura di Masolino come in una fresca prateria toscana fiorita di fiori gialletti e rossetti. Che cosa di nuovo s’aggiunge al mio godimento nel rinvenire lo squisitissimo artefice entro quella specie di mistica cittadella fiorentina edificata dal Cardinal Branda sul colle lombardo”.

Chi è Masolino da Panicale

Siamo nella prima metà del Quattrocento, a Firenze lavorano Ghiberti, Brunelleschi e Masaccio ad opere che lasceranno il segno nella Storia e faranno conoscere il Primo Rinascimento toscano in tutto il mondo. Masolino da Panicale è un pittore a loro contemporaneo, che afferra il carattere innovativo della loro arte ma ne stempera gli eccessi, vuoi per incontrare i gusti della committenza vuoi per carattere personale. L’intera sua produzione è contraddistinta dall’equilibro tra sogno e realtà, tra favola e geometria, tra decorazioni raffinate e forme rigorose. La sua biografia è lacunosa, non si hanno notizie certe dei suoi spostamenti, di sicuro è operativo in molte città toscane e fa anche un lungo viaggio in Ungheria. La storia dell’arte, per mezzo delle sue voci critiche (Vasari, Longhi, Berenson e altri) lo ricorda soprattutto per avere lavorato a fianco di Masaccio agli affreschi della Cappella Brancacci in Santa Croce, il capolavoro del Quattrocento fiorentino. Mentre i personaggi di Masaccio sono “fisici”, appassionati e drammatici, anticipatori della grande pittura rinascimentale, quelli di Masolino sono eterei e compassati e legati all’antico filone gotico, eppure l’insieme fiorentino risulta armonioso ed efficace per colori e struttura complessiva.

Chi è il Cardinale Branda Castiglioni

Raising of the Son of Teophilus and St. Peter Enthroned 01.2
Presunto ritratto di Branda Castiglioni – Masaccio- src Wikipedia
Il Cardinale Branda Castiglioni (Milano, 4 febbraio 1350 – Castiglione Olona, 3 febbraio 1443) in qualità di legato pontificio (ambasciatore) viaggia in lungo e in largo per l’Italia e l’Europa, impegnato a contrastare i primi movimenti ereticali, mentre i due papi, uno a Roma e l’altro ad Avignone, litigano tra di loro (la celebre “cattività avignonese”). Il Castiglioni partecipa al conclave che nominerà Martino V come unico Papa riconosciuto dalla Chiesa. Il Cardinale finanzia, per il suo borgo, molti progetti importanti – nella convinzione tutta umanistica che la cultura sia fondamentale per la crescita non solo dell’individuo ma dell’intera società – tra i quali due chiese, un battistero, un palazzo, una scuola di canto e grammatica, un convento per l’ordine delle Umiliate e una biblioteca. Un immenso patrimonio ricco anche di suppellettili purtroppo trafugate durante le scorribande dei lanzichenecchi nel 1513, di cui rimangono ben pochi esemplari, conservati nel Museo della Collegiata. Amico dei potenti (dai Medici ai Visconti al re di Ungheria) e grande estimatore d’arte, il prelato conosce il pittore Masolino da Panicale a Firenze e lo reincontra poco dopo in Ungheria. A lui affiderà incarichi prestigiosi: quello di affrescare una cappella nella Basilica di San Clemente a Roma, di cui era cardinale, e quello di affrescare gli interni della Chiesa e del Battistero che aveva fatto realizzare a Castiglione.


Passeggiata per il centro: i  consigli di Vareseguida

Una passeggiata a Castiglione Olona non può non comprendere la visita alla Collegiata ed all’annesso Battistero, alla Chiesa di Villa e al Palazzo Branda: sono tutti edifici voluti e realizzati dal Cardinale con la chiamata al borgo di maestranze toscane, lombarde e venete. Alla Collegiata, al Battistero e nel Palazzo Branda si trovano affreschi del grande Masolino da Panicale.

Passeggiata a Castiglione Olona:
Collegiata
Battistero
Palazzo Branda
Chiesa di Villa
Video della Provincia di Varese su Castiglione Olona