Passeggiando su e giù per Leggiuno
Passeggiando su e giù per Leggiuno
Leggiuno (VA). La cittadina è conosciuta soprattutto per l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, ma ospita nel suo circondario altri angoli interessanti. Vieni a passeggiare con noi nella ridente cittadina di Leggiuno!
Il nome anticipa già, nelle sue origini, la caratteristica principale del posto: Leggiuno deriva infatti, molto probabilmente, dai termini celtici Leze (ai piedi) e Dunum (colle, fortezza), significa “ai piedi del colle”, il centro storico si trova ai piedi della collina Mirasole, tra le colline moreniche ed il Lago Maggiore.
Nei dintorni sono presenti vaste aree a prato, coltivi e bosco, che valorizzano bene l’antico edificato di origine rurale. Era, questa, una zona importante sia in epoca romana che nel Medioevo, tant’è che la chiesa principale che si trova nel cuore del paese, risale al IX secolo.
Si tratta di una chiesa dalla facciata piuttosto curiosa, per cui voglio soffermarmi sulla sua storia. Fu fondata nel IX secolo dal vassallo regio Eremberto che la dedicò a due santi guerrieri di cui aveva traslato, da Roma, le reliquie, affidategli dal Papa: i santi Primo e Feliciano.
La chiesa è un piccolo capolavoro di arte romanica, con il suo campanile ancora originale e ben conservato. La facciata è un po’ il riassunto storico della struttura: il profilo è a capanna, dunque medievale come il sagrato e le epigrafi sistemate su di un lato, ma ci sono anche delle are romane, due colonne con capitelli corinzi, un portale e una finestra rotonda in cotto, di sapore quattrocentesco: tutti elementi conservati e riposizionati in epoca posteriore, probabilmente nel Seicento, come suggerisce l’architrave che incornicia l’intero insieme. Una chiesa dunque che ha resistito nel corso degli anni e che i fedeli hanno “riadattato” ai loro gusti nel corso del tempo, arrivando fino a noi in questa forma curiosa. I documenti ci rivelano che Leggiuno dall’864 d.C. fino al 1965 fu una pieve, cioè un posto importante dal punto di vista religioso, a cui apparteneva anche la Chiesa di S. Clemente sul Monte Sangiano.
Leggiuno comprende le frazioni di Reno e Arolo, sul lago, e quelle di Cellina, Ballarate, Ghirate, Bosco e Marzaro. Si tratta di piccoli nuclei situati a poca distanza l’uno dall’altro, in cui è piacevole passeggiare o andare in bicicletta perché conservano, nell’architettura, antiche testimonianze della vita contadina.
Si trovano ancora oggi molte case a corte rurale, chiuse o aperte, con muri fatti in pietra locale, con profondi loggiati esposti a sud e ovest per avere il caldo senza lo svantaggio dell’esposizione solare diretta, con grigliati per l’aerazione dei fienili che formano una nota decorativa in armonia con l’insieme e con la natura circostante.
Informazioni
Durata: circa 1 h
Lunghezza: circa 1 km
Difficoltà: nessuna
Scarica l’elenco dei beni culturali vincolati di Laveno Mombello, Leggiuno e Ispra in pdf