Piero Cicoli, la retrospettiva al Castello di Masnago a Varese
Piero Cicoli, la retrospettiva al Castello di Masnago a Varese
Dal 17 Novembre, al Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago, una importante selezione di dipinti e maioliche ripercorre la ricerca del grande artista marchigiano e varesino d’adozione. La mostra rimane aperta fino al 7 gennaio 2018
PIERO CICOLI LA RETROSPETTIVA 1955-2015
CASTELLO DI MASNAGO, MUSEO CIVICO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, VARESE
17 NOVEMBRE 2017-7 GENNAIO 2018
Inaugurazione: Venerdì 17 Novembre, ore 18:00
La figura di Piero Cicoli (1939-2016) è protagonista dal 17 novembre 2017 al 7 gennaio 2018 di una retrospettiva allestita al Civico Museo d’Arte Moderna del Castello di Masnago a Varese. L’esposizione è realizzata dal Comune di Varese, in collaborazione con la famiglia dell’artista e la partnership del Liceo Artistico “A. Frattini”, dove Piero Cicoli è stato a lungo un punto di riferimento per colleghi e studenti. Il progetto vanta il sostegno dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, voluta da Silvio Zanella, oggi presieduta da Marcello Morandini, cui Cicoli ha partecipato come socio fondatore e che festeggia il suo 40° anniversario. L’esposizione è patrocinata dalla Provincia di Varese e dal Comune di Urbania, luogo di nascita dell’artista marchigiano.
La curatrice Chiara Gatti, con il contributo di Matteo Cicoli, ha selezionato sessantasette opere tra le più significative del maestro: cinquantaquattro dipinti e tredici maioliche che raccontano sessant’anni anni di attività. Il percorso cronologico parte dalla metà degli anni cinquanta, ovvero dal naturalismo di piccoli paesaggi dal tratto istintivo, e approda, nel decennio successivo, a uno studio delle forme dai caratteri più astratti e geometrici, sintomo di una esigenza di pura analisi della visione. La stagione degli anni Settanta si concentra sull’impegno sociale e politico, la denuncia di un’inquietudine che, sullo sfondo degli anni di piombo, delinea figure dai profili taglienti, colori cupi, ombre lugubri. Più intimo è l’omaggio al mondo dei diseredati e degli afflitti, un’umanità segnata dalla fatica di vivere che si allinea, nei modi, alla stagione del realismo esistenziale milanese. Una scelta di nature morte che tradiscono l’interesse dell’artista per una realtà dai riflessi inconsci, dove gli oggetti sono alibi di una dimensione “altra”, precede il grande ritorno a una natura che esplode nei colori della terra e del vento, fra ricordi marchigiani e soggiorni sardi. Colorista audace, in grado di calibrare toni elettrici coi bianchi opalescenti degli sfondi spaziali, Cicoli affronta cicli tematici, gli aquiloni o i melograni, diventati un motivo distintivo delle sua produzione matura. Una sezione della mostra è riservata alle maioliche monumentali, piatti e ciotole frutto di una esperienza tecnica e di una sfida alla materia che, giocando con patine e smalti, esalta il suo talento nell’orchestrare segni e campiture.
Dal testo a catalogo di Chiara Gatti: «Avvicinarsi all’opera di Piero Cicoli è un atto di fiducia. Chiede di fidarsi dei suoi occhi capaci di vedere meglio dei nostri. A questo punto la prospettiva si apre ancora sul paesaggio. Che non è più quello della formazione, citazione lirica dei primitivi giotteschi, e neppure la disamina delle componenti strutturali di un panorama geometrico. Cicoli ha succhiato il midollo della terra per distillare una realtà che si è nutrita di esperienze private: la sua discendenza urbinate, il suo viaggiare in altre geografie mediterranee, il suo avvicinarsi a cogliere la linfa della cultura lombarda antica, di quel naturalismo terrigno che proprio Longhi teorizzò passando in rassegna, da Foppa a Bergognone, schiere di madonne contadine e santi imperfetti».
Il catalogo conterrà le riproduzioni a colori di tutte le opere in mostra, il testo scientifico di Chiara Gatti, una serie di contributi di personaggi che hanno operato al suo fianco e un’antologia critica con i maggiori scritti dedicati al suo lavoro.
Chi è Piero Cicoli, leggi la biografia e guarda alcuni dei suoi lavori
Sede ǀ Varese, Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
Via Cola di Rienzo, 42 – Parcheggio Via Monguelfo
Periodo ǀ 17 novembre 2017– 07 gennaio 2018
Orario ǀ Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Promossa dal Comune di Varese, in collaborazione con il Liceo Artistico “A. Frattini” e Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese e © Archivio Eredi Piero Cicoli
Coordinamento generale a cura di chiara gatti, matteo cicoli, cristina pesaro
Per informazioni : Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
0332.820409 – www.varesecultura.it – facebook.com/castello di masnago