Una domenica all’Alpone, con selvatica gioia

Una domenica all’Alpone, con selvatica gioia

L’Alpone è una meta piuttosto frequente tra i luinesi che hanno amici o possiedono direttamente una baita in questo posto, facilmente raggiungibile a piedi attraverso una bella mulattiera nel bosco, in qualsiasi stagione dell’anno: non solo nei mesi estivi ma anche in autunno e in inverno con le ciaspole. 

La località a 1200 m.s.l.m. è ben segnalata dai cartellini bianchi e rossi che si vedono fin da subito in località Pradecolo (1184 s.l.m.), presso il rifugio Campiglio, dove c’è un servizio bar e ristorante e una splendida vista sul Lago Maggiore (link al sito internet della struttura).

All’Alpone ci sono tavoli da pic nic e una bella vista sul Lago Maggiore


Il nome Campiglio deriva da quello del suo antico proprietario, il Cavaliere Antonio Campiglio, che nei primi anni del Novecento acquistò l’intera proprietà dell’ Alpe Pradecolo (che significa “ecco il prato”) per destinarla ad alpeggio estivo per il suo bestiame.

Fino al rifugio Campiglio si può arrivare in auto – calcolate circa 40 minuti di salite e tornanti a partire da Maccagno – dopo di che, zaino in spalla e scarponi ai piedi, si parte per raggiungere il piccolo agglomerato di casupole, situato un po’ più in alto.

Da qui partono diversi sentieri che portano a Sarona, Curiglia, Pragaleto, Recordallo, Due Cossani, Monte Lema, Alpe Fontana e Dumenza. Tutta la sentieristica è ben segnalata dai segnavia bianco-rossi: davvero impossibile perdersi!

La strada che porta all’Alpone è molto ampia e percorribile anche da passeggini e mountain bike, ed è tutta in ombra grazie alla folta presenza di betulle e faggi. Sappiate che qui è facile avvistare diversi animali selvatici, e se avete il binocolo, portatevelo dietro perché rischiate di vedere begli esemplari di mufloni, caprioli, cervi, camosci, volpi, tassi, faine, ghiri, pipistrelli, e altro ancora.

Dopo circa un’ora di cammino a passo lento, siete arrivati.

Se prendete il sentiero a destra, vi si staglierà davanti un filare di case di legno con i caratteristici tetti “a piode”, in pietra locale, ognuna con il suo bel giardino e i gerani alle finestre. Per essere case di vacanza abitate solo nel fine settimana, sono tutte molto curate…si vede che c’è amore! In alcuni periodi è anche aperto un piccolo agriturismo.

Se andate a sinistra, c’è la piccola chiesetta della Madonna della Guardia e davanti qualche tavolo in legno dove fare il picnic e godere di una bellissima vista sul lago e sulla valle.

Potete proseguire la passeggiata andando alla ricerca dei massi celtici con antiche iscrizioni rupestri, così come indicato da diversi studiosi di storia locale, ma sappiate che non esistono segnali che vi conducano direttamente a loro (ed anche questo fa un po’ parte della magia della scoperta!).

Curiosi di sapere come è la strada e come è il posto? Cliccate qui  per vedere le foto che abbiamo scattato durante la passeggiata!