Carnevale di Schignano, il programma 2025

Carnevale di Schignano, il programma 2025

Schignano è un piccolo paese in Val d’Intelvi, in provincia di Como, dove ogni anno ha luogo la festa di Carnevale più originale e divertente della zona, grazie alla passione degli abitanti che popolano le sue sette frazioni.

Si consiglia di consultare il sito ufficiale carnevaledischignano.it per la conferma di tutti gli appuntamenti

Attorno a febbraio di ogni anno dal pomeriggio fino a sera inoltrata c’è un caratteristico Carnevale che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Nel 2025, domenica 23 febbraio  si inizia con la tradizionale sfilata dei bimbi, e la settimana dopo c’è il corteo per tutti! Leggete l’articolo per avere tutte le informazioni pratiche che vi servono per visitare uno dei carnevali più belli d’Italia.

Il Carnevale di Schignano si articola in diverse manifestazioni che avvengono in vari momenti attorno a febbraio, che corrispondono alle feste tradizionali dei secoli passati con cui venivano salutati in grande stile gli emigranti, i capifamiglia, destinati a partire per terre lontane per tutta la bella stagione, e fare ritorno a casa solamente alla fine di novembre.  C’è un detto che recita: A sant’Andrea, boia i can, vegn a cà tùc i maestràn” – e Sant’Andrea cade appunto il 30 di novembre.
Festeggiamenti legati al saluto scaramantico, di natura analoga, di antico retaggio, sono quelli legati al Rogo della Giubiana nella zona di Varese e di Como. Anche alcuni affreschi di Arcumeggia fanno riferimento a questa usanza.

Galleria di fotografie del Carnevale di Schignano scattate da Paolo Andreani

Carnevale di Schignano - foto di Paolo Andreani

5 gennaio 2025:  finisce la Vegèta, e a Schignano inizia il Carnevale

Il Carnevale di Schignano inizia il 5 gennaio non appena finisce la Vegèta, la festa dei neo-diciottenni che, per festeggiare la maggiore età, girano per le vie del paese fino a tarda notte vestiti da militari. E’ una sorta di rito di iniziazione, di saluto ai ragazzi che, diventati ufficialmente uomini, dovranno partire per il servizio di leva. A mezzanotte di quella sera, al culmine dei balli, arrivano i primi Bei e Brut a dare ufficialmente inizio alla festa di Carnevale.
Il Carlisep, un fantoccio che ha le fattezze di un giovane e che simbolizza il Carnevale (la voglia di “gozzovigliare”) viene collocato nella piazza principale del paese, piazza San Giovanni, e rimarrà inanimato fino all’ultimo giorno prima della Quaresima, il Martedì grasso, quando, rendendosi conto che la festa sta per finire, proverà a scappare. In questo frangente il Carlisep si anima, personificato da uno dei giovani della Vegeta, e viene catturato dagli altri suoi coscritti che lo portano in processione in piazza su una scala a mò di barella. A questo punto il Carlisep torna ad essere un fantoccio e verrà bruciato nel rogo di mezzanotte del Martedì grasso – viene condannato al rogo perché vorrebbe che il Carnevale non finisse mai.

I Bei e i Brut…arrivano!

A corredo di questo teatrino, le vie del paese sono percorse, i giorni prima, dagli abitanti del paese con vestiti particolari e maschere di legno che rievocano i personaggi tipici del passato contadino: ci sono i Mascarun, i Bei (i belli) che rappresentano i ricchi, che si pavoneggiano nei loro sfarzosi e quasi ridicoli abiti addobbati con le chincaglierie più strane e appariscenti, con il pancione tondo e ben fatto (butasc) e poi ci sono i Brut, (i brutti) gli emigranti, che vanno in giro con la gerla, con la scopa o con la valigia, con attrezzi malfunzionanti o inutili, ed il pancione sformato. Bei e Brut non possono parlare, ma si fanno sentire perché girano con campane dai suoni che li identificano: i Bei hanno, legate in vita, le Bronze, dal suono argentino, che sono quelle che avevano gli animali al pascolo, mentre i Brut hanno solo le Cioche, campanacci dal suono sordo e non altrettanto gradevole.
L’unica ad avere facoltà di parola è la Ciocia, la moglie del ricco, che usa la lingua solamente per lamentarsi del marito, rimbrottando di continuo, ed ha le fattezze di una befana: grembiule, zoccoli, fazzoletto in testa, rocca e fuso per filare la lana.
Altri personaggi sono due Sapor, che guidano il corteo, con passi da gendarmi, vestiti con pelli di pecora, e la Sigurta (la sicurezza), con mantella e cappello militare che garantisce per tutti i personaggi che girano cammuffati.
Oltre a queste maschere tipiche, a Schignano si possono vedere altri variopinti soggetti perché, come recita un detto di quelle parti: “Per la gente di Schignano andare in maschera è un fatto istintivo. Uno va a casa, rovescia la giacca, si tinge un po’, mette un  cappello al rovescio ed è in maschera”.
Gli schignanesi insomma, il Carnevale ce l’hanno nel DNA.

La bella festa tipica di Schignano non si esaurisce in una sola giornata ma si articola in diversi eventi tra cui i principali sono: la sfilata dei bambini, la sfilata del sabato e la grande parata finale del Martedì Grasso, quando si accende un grande falò per bruciare il Carlisep.

 

Programma del Carnevale di Schignano 2025: dal Carnevale dei Bambini domenica 23 febbraio al Gran Corteo di sabato 1 marzo 2025 per terminare con un grandioso rogo martedì 4 marzo 2025.

Si inizia  domenica 23 febbraio, con il “Carnevale dei bambini” e la prima sfilata delle tipiche maschere. Sabato 1 marzo c’è il primo grande corteo, come sempre aperto da Sapeur e Sigurtà, in un tripudio di colori e suoni. Martedì Grasso 4 marzo 2025 spazio al gran finale, con il corteo, la fuga del Carlisep, il gran ballo in maschera e il rogo del fantoccio.

Quello che segue è il programma indicativo di massima – per la conferma consultare il sito ufficiale www.carnevaledischignano.it

Domenica – CARNEVALE DEI BAMBINI
ore 14 – Ritrovo in piazza san Giovanni (Occagno) delle maschere “in miniatura”
ore 14.30 – Sfilata fino ad Auvrascio e ritorno

Sabato 

ore 13.45 – Incontro con i Sapeur
ore 14.15 – Ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno)
ore 14.30 – Sfilata lungo le vie del paese, fino alla frazione Auvrascio e ritorno
ore 19.00 – Cena tipica (Centro civico Polivalente)
ore 21.00 – (Centro civico Polivalente) Veglione in maschera con orchestra. Chiusura alle ore 3 del mattino.

Martedì grasso
ore 13.45 –  Incontro con i Sapeur
ore 14.00 – Ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno)
ore 14.30 – Sfilata lungo le vie del paese, fino alla frazione Auvrascio e ritorno
ore 16.00 – Fuga del Carlisep
ore 21.00 – Veglione con la Fughéta al Carpigo
ore 23.30 – Processione col Zep e rogo a mezzanotte in piazza san Giovanni

Altre informazioni su www.carnevaledischignano.it

► Speciale Carnevale 2025, dove trovare le feste più belle e particolari in provincia di Varese

🛌🏻 Vuoi approfittare del Carnevale per passare qualche giorno nella Val d’Intelvi?

A Schignano nella frazione di Occagno ci solo solo 4 alberghi, però nelle vicinanze ci sono paesini altrettanto carini dove trovare un posto accogliente dove dormire. In Val d’Intelvi ci sono tante passeggiate da fare, con magnifiche viste sul Lago di Como! Se preferisci stare sul lago, il paese più vicino è Argegno – dal quale in una decina di minuti in auto puoi raggiungere Tremezzina, dove si trova la magnifica Villa del Balbianello.
Ecco una mappa della zona con tutti gli hotel disponibili.

 

Un posto che ha ottime recensioni e un buon prezzo, è la Locanda Sant’Anna, proprio vicina a Schignano.

L’albergo di Argegno con una bellissima vista lago è l’Hotel Argegno.