Il Museo di Cerro e il glorioso passato della Ceramica di Laveno
Il Museo di Cerro e il glorioso passato della Ceramica di Laveno
Per oltre un secolo, e fino agli anni ’80, Laveno era uno dei centri principali della produzione di ceramica. Nella maggior parte delle case degli italiani i sanitari erano firmati Pozzi-Ginori e arrivavano dalla cittadina sul Lago Maggiore. Le tappe di questo glorioso passato si possono ripercorrere nelle sale del Museo della Ceramica di Cerro.
Il Museo ha sede nel cinquecentesco Palazzo Perabò con cortile interno porticato e loggia al piano superiore, un edificio signorile che in passato ha ospitato delle nobili famiglie, una scuola e anche un ricovero per anziani. Ancora oggi il cortile fa da scenografica location a concerti e cineforum nei caldi mesi estivi. Nelle sale del piano superiore è visibile la collezione permanente, composta da opere provenienti dalla Società Ceramica Italiana Richard-Ginori, dalla donazione Scotti-Meregalli, dalla donazione Franco Revelli e da altre donazioni private.
A Laveno dire ceramica vuol dire terraglia forte, per servizi da cucina, sanitari e elementi decorativi
Quando si parla di ceramica di Laveno si intende la terraglia forte, quel tipo di ceramica composta da argilla (50 – 60%), quarzo (28-40%) e feldspato (8-12%) e calcare in quantità variabile, che viene cotta in forni ad altissima temperatura (iron stone – da 1230° a 1300° C).
Con questo materiale sono stati realizzati servizi da cucina e sanitari prima di tutto, ma anche portaombrelli, piatti decorativi e altra oggettistica di arredo. Nel Museo di Laveno si vedono dunque prodotti seriali, non ci si aspetti di trovare lavori artigianali fatti o dipinti a mano, ma elementi che sono di design, realizzati con le tecnologie più avanzate dell’epoca e con grande attenzione alle forme ed ai colori per incontrare i gusti del pubblico.
Il Museo di Cerro espone gli ottimi lavori di design, tra gli altri, di Andlovitz e della Campi
Nel passare di sala in sala si attraversano modi e mode del Novecento: dallo stile floreale di inizio secolo all’Art Decò degli anni ’20, caratterizzata da motivi geometrici, passando per i prodotti dalle linee pulite ed eleganti realizzati sotto la direzione di Guido Andlovitz negli anni ’30 e ’40 e finendo con la fantasia smisurata di Antonia Campi tra gli anni ’50 e ’70, che realizzò diversi capolavori insigniti anche da riconoscimenti internazionali.
Di recente è stata dedicata una sala anche al bravo Marco Costantini che si specializzò nell’incisione su ceramica e che per diversi anni ha lavorato nelle fabbriche di Laveno. Il Museo organizza mostre temporanee tutto l’anno e laboratori per adulti e bambini.
Informazioni e orari
Museo della Ceramica di Laveno Mombello
via Lungolago Perabò, 5 – Cerro di Laveno Mombello
Tel. 0332.666530
Il museo è aperto tutto l’anno
www.midec.org
INGRESSO GRATUITO AL MIDeC PER RESIDENTI DI LAVENO MOMBELLO E CERRO: dal 5 Febbraio 2017 i residenti di Laveno Mombello e Cerro potranno entrare gratis al Museo MIDeC la prima domenica di ogni mese. Il Comune, in questo modo, intende rafforzare il legame delle famiglie lavenesi con il loro museo