Luciano Ligabue torna a cantare e a suonare negli stadi! Il 5 luglio è a Milano allo stadio di San Siro mentre il 14 luglio sarà all’Olimpico di Roma. E c’è da scommettere che sarà divertimento e tenerezza all’ennesima potenza, perché le canzoni di Ligabue arrivano dritto al cuore e i fan del big emiliano fanno sempre tutto il possibile per trasmettere l’energia che gli arriva!
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Ligabue è appassionatissimo di calcio, non fa mistero di tifare l’Inter, e si è cimentato in tutte le arti, dalla musica alla narrativa fino ad arrivare al cinema, con sceneggiature e veri e propri lavori di regia.
Luciano Ligabue nasce a Correggio il 13 marzo 1960, e prima di essere conosciuto in ambito musicale, ha fatto come si suol dire “la gavetta”, lavorando come bracciante, operaio metalmeccanico e ragioniere. Si è anche dedicato per qualche tempo all’attività politica, militando da giovane nelle file del partito comunista.
Il vero colpo di fortuna arriva nel 1988, quando Pierangelo Bertoli sceglie di includere una sua canzone nel suo album “Tra me e me”. A questo progetto segue la registrazione del primo album vero e proprio, “Ligabue,” e nel 1990 la partecipazione al Festivalbar con il pezzo “Balliamo sul mondo” , hit che spopola nelle discoteche estive per tutta l’estate 1990 e anche negli anni a seguire.
Del 1991 è la pubblicazione del secondo album “Lambrusco coltelli rose & popcorn”, che riscuote un successo pari se non superiore al primo album. Il terzo album “Sopravvissuti e sopravviventi”, forse per le atmosfere più intimiste e pessimiste, non riscuote successo dei lavori precedenti, e causa un periodo di crisi al cantautore che causa l’abbandono di rock band e produttore.
Nel 1994, la rimonta con l’uscita di “A che ora è la fine del mondo?” , che ha come pezzo di punta una cover dei Rem che allude al ruolo assunto dalla tv nelle famiglie italiane – nello stesso anno, aveva vinto alle elezioni Silvio Berlusconi.
Parlavamo di rimonta, perché è dal 1994 anche la fondazione di una sua casa di produzione, da cui usciranno i lavori di artisti emergenti come i Timoria, i Modena City Ramblers, La Crus e Massimo Volume.
Anche il 1995 è un anno fortunato, per il cantante, che esce con l’album “Buon compleanno Elvis” che contiene il super famoso e applaudito brano “Certe notti”.
Gli anni ’90 si concludono, per Luciano, con il film Radiofreccia, pluripremiato per la colonna sonora fatta di pezzi che hanno fatto la storia del rock, e l’album “Miss Mondo” dove i testi si fanno ancora più personali e riflessivi, si pensi a canzoni come “Una vita da mediano” che non lascia spazio a facili illusioni.
Oltre a collaborazioni con personaggi di spicco del panorama musicale italiano (da Jovanotti a Pelù fino ad arrivare a Guccini ed Elisa), Ligabue ha il grande vanto di aver organizzato il tour con il maggior numero di spettatori paganti, il Campovolo a Reggio Emilia (2 luglio 2005) con ben 165.264 spettatori paganti.
Luciano Ligabue si è sempre esibito per manifestazioni di beneficenza (per i terremoti dell’Abruzzo e dell’Emilia, ad esempio) e da vero rocker dice sempre apertamente come la pensa, anche dal punto di vista politico.
A distanza di 4 anni, il nostro amato e poliedrico artista ha annunciato il ritorno sul palcoscenico, con grandi eventi live nei principali stadi italiani: il 5 luglio a San Siro a Milano e il 14 luglio all’Olimpico di Roma.
Sicuramente, tra le canzoni della playlist ci sarà la nuova “Il tempo è una bugia” dove collabora con la band indie rock Fast Animals Slow Kids, ma non mancheranno i grandi classici che faranno illuminare a giorno i palchi degli stadi.