Top experience, le migliori esperienze da regalare o farsi regalare (lista aggiornata)
Top experience, le migliori esperienze da regalare o farsi regalare (lista aggiornata)
Van Gogh Experience, Candy World Experience, Banksy Experience, Candlelight Experience…è un nuovo modo di chiamare le mostre e gli eventi, o c’è qualcosa d’altro? Mostra multimediale, mostra immersiva, mostra virtuale, art experience…che differenza c’è? Il rischio di confondersi è dietro l’angolo, ma se leggi qui sotto ti si chiariranno le idee. Qui trovi le esperienze di maggiore successo in questo periodo, che puoi prenotare subito attraverso i link proposti.
Una volta che riesci a capire che si tratta di una novità nel campo dell’edutainment (educazione + intrattenimento) che sta riscuotendo successo in tutto il mondo, per le ragioni che saprai, hai solo da prenotare l’esperienza che più ti interessa, lasciandoti trasportare dalle emozioni e uscendone arricchita, sapendo qualcosa in più che ti rimarrà per sempre nella memoria e nel cuore.
Perché ci sono così tante mostre chiamate “Experience”?
Come mai le Esperienze hanno tanto successo?
Le Candlelight Experience cosa sono? sono concerti registrati o reali?
Esperienze 2023 a Milano
Esperienze in giro per l’Italia – selezionate da Amazon
Perché ci sono così tante mostre chiamate “Experience”?
Durante i due terribili anni caratterizzati dalla pandemia da Covid-19, in cui è stato obbligatorio tenere la distanza da altre persone, per evitare il contagio, si sono diffuse notevolmente le tecnologie per comunicare e lavorare a distanza, attraverso sistemi di videoconferenze con Zoom, webinar con GoToWebinar e Google Meet, chat e messaggi audio con Whatsapp. I display a cristalli liquidi hanno invaso le mura domestiche, si sono fatti più grandi e sottili, ma ormai sono lì sulle nostre pareti. Tutti, sul lavoro o a casa, abbiamo dovuto fare i conti con le nuove tecnologie derivanti dal web e dal wireless, per riuscire a continuare ad avere relazioni e dialoghi con le persone adottando tutte le necessarie precauzioni per non contrarre il virus. Ora che siamo usciti dall’emergenza, e abbiamo ricominciato a frequentare fisicamente i locali pubblici, a stare a più stretto contatto con gli estranei e ad avere meno timore di entrare in contatto con superfici e persone a rischio, continuiamo comunque a utilizzare quelle medesime tecnologie. Magari meno di prima, ma d’altra parte…perché privarsene? I vantaggi della comunicazione a distanza, amplificata dagli strumenti di “realtà aumentata” sono innegabili. Le mostre d’arte “esperienziali” fanno un uso massiccio delle nuove tecnologie, che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia.
Come mai le Esperienze hanno tanto successo?
Il sistema ibrido, dalla pandemia in poi, ha portato la comunicazione ad un livello superiore e accettato con favore: fare metà e metà, utilizzare entrambe le modalità, sia quella fisica che quella virtuale, alternandole, senza preconcetti, senza pregiudizi di nessuna sorta. Forse, se non ci fosse stata di mezzo l’obbligo di utilizzare questi sistemi, ci avremmo messo un po’ di tempo in più per accettarli e accoglierli nella nostra routine, invece per motivi di necessità impellenti, gioco forza ci siamo abituati, anzi in alcuni casi ci siamo perfino affezionati a loro.
Ma tant’è, inutile fare della dietrologia, ormai il passo avanti è stato fatto, e anzi dal campo lavorativo (smartworking), la modalità ibrida si è affacciata anche nel campo dell’intrattenimento. Sempre più mostre d’arte sono “immersive” o “virtuali” o semplicemente “ibride”: nel momento in cui sono a disposizione delle audioguide, a corredo dell’esposizione, già si può parlare di mostra multimediale, che diventa “immersiva” nel momento in cui lo spettatore è “preso per mano” e guidato verso un percorso che non è solo visivo, ma diventa “emozionale”, in grado cioè di suscitare delle emozioni e delle sensazioni che difficilmente si potrebbero provare solo con la semplice fruizione visiva, frontale, dell’opera.
Di fatto, nelle Art Experience o “mostre immersive” che dir si voglia, l’opera fisica addirittura non serve più! Addio alle lungaggini burocratiche, ai permessi, alle garanzie e alle assicurazioni, per avere a disposizione, per un certo numero di giorni, una certa opera d’arte da far vedere al mio pubblico.
Quanti fra di noi si sono stupiti di quanto fosse piccola la Gioconda, nella realtà? E quanti sono rimasti davvero sorpresi di fronte alla Primavera di Botticelli, vista da soli in un pomeriggio afoso nella saletta angusta degli Uffizi? Diciamoci la verità…se per divertirci durante le partite di calcio è necessario il cronista, che spieghi bene tutti i passaggi e i ragionamenti strategici che stanno avvenendo sul campo da gioco, lo stesso accadrà per le opere d’arte, che per essere davvero comprese, avranno sempre bisogno di qualcuno che ce le spieghi. Certo, possiamo sempre studiare prima…ma se non abbiamo tempo? O se non stiamo leggendo il libro giusto per farci appassionare?
L’intervento di un intermediario sta diventando sempre più richiesto nel campo della fruizione dei prodotti d’arte, visiva e musicale, così come pure nel campo delle degustazioni o anche delle passeggiate artistiche o naturalistiche. Si tratta di speciali visite guidate “amplificate” dall’impiego della tecnologia multimediale in modo “umanistico”.
La guida, una guida preparata e capace di ascoltare e di capire chi ha di fronte, rimane la sola a fare da tramite tra noi e la bellezza, nei tanti e diversi modi in cui si materializza.
Ma tutte le Esperienze sono fatte bene? A cosa bisogna fare attenzione?
L’experience è l’evento trasformato in esperienza emozionante grazie all’uso sapiente e ibrido di più strumenti, che non siano però solo quelli tecnologici.
Proviamo a vedere quali sono questi strumenti:
- un buon storytelling, una storia cioè raccontata bene, dosando correttamente le informazioni senza essere né troppo superficiali né troppo prolissi e nozionistici
- un buon supporto audio, con suoni, recitati e musiche selezionate
- un apporto creativo di valore artistico, che sia fornito dalla videomapping piuttosto che dalla ricostruzione in 3d degli scenari visibili nei visori AR
- la dimensione fisica – all’ingresso nel mondo parallelo del digitale, ci dobbiamo sentire protetti all’interno di un ambiente fisico accogliente e di qualità
- la dimensione umana – non deve mancare la presenza di persone che, a vario titolo – come guide turistiche o naturalistiche, attori, performers – sono un po’ come degli accompagnatori, dei “Virgilio” che ci prendono per mano e ci accompagnano nel viaggio, tenendosi pronti ad aiutarci qualora avessimo bisogno di “ritornare” nella realtà, o ci trovassimo in difficoltà in quella “virtuale” (per motivi tecnici, ad esempio delle cuffie che non funzionano, o psicologici e fisici, ad esempio perdita dell’equilibrio)
- l’inclusività – il fatto di adottare delle modalità di fruizione ibride e multisensoriali fa sì che tutte le persone, anche quelle con delle disabilità, possano fruire dell’esperienza senza sentirsi escluse, pensiamo solo al recente concerto dei Coldplay in cui anche i non udenti hanno potuto sperimentare la gioia del concerto, provare emozioni incredibili grazie alla presenza di un intermediatore che traduceva nel linguaggio dei segni la musica di Chris Martin
- il basso costo – di base si tratta di eventi di grande affluenza alla quale tutti possono partecipare, a prescindere dalle possibilità economiche
L’experience può essere declinata e organizzata in tanti modi diversi, non c’è modo di stabilire una gerarchia o una scala di valori, di capire se ci siano degli eventi che sono “più belli” rispetto ad altri, se non basandoci sull’opinione personale delle singole persone che l’hanno vissuta.
Certamente, ognuno dei fattori che compongono l’experience ha il suo peso: pensiamo ad esempio ad una degustazione di prodotti gastronomici.
Il gourmet che ci spiega le qualità organolettiche di ogni elaborato che troviamo nel piatto, può essere bravissimo e interessante, e paradossalmente, i prodotti che mangiamo possono anche non essere della qualità migliore, ma se poi il contesto nel quale si svolge la degustazione è privo di attrattività, se non si è prestata cura nell’allestimento o se sono mancate le indicazioni segnaletiche per arrivarci senza problemi, sicuramente l’experience ne esce penalizzata.
Non abbiamo poi parlato dell’aspetto economico della questione: l’uso massiccio delle nuove tecnologie è riuscito ad abbassare i prezzi dei prodotti realizzati in queste nuove modalità.
Un proiettore di videomapping, oggi, costa sicuramente molto meno di quello che costava dieci anni fa. Anche i visori per la realtà virtuale sono migliorati negli ultimi anni a fronte anche di una diminuzione del loro costo. Quanta strada abbiamo fatto, rispetto a quando al cinema mettevamo gli occhialetti in 3d di cartone??? Ne abbiamo fatta davvero tanta, e i risultati sono davvero sorprendenti.
Perché le nuove tecnologie non ci fanno più paura nel campo dell’edutainment? Perché abbiamo imparato a fidarci, e perché soprattutto… la gente si diverte per davvero! Anche tu ti divertirai per davvero, se solo abbandonerai certi pregiudizi, che appartengono soprattutto a chi non è nativo digitale ed è nato e cresciuto facendo a meno di tutti i dispositivi in uso attualmente.
Stiamo assistendo ogni giorno a dei cambiamenti che portano a qualcosa di nuovo e mai visto prima, dunque è difficile giudicare e stabilire una scala di valori entro la quale parametrare le offerte culturali di ultima generazione. Quello che possiamo fare, sicuramente, è di non precluderci, a priori, la possibilità di vedere e di sperimentare quello che ancora non abbiamo visto e sperimentato, perché la realtà può davvero superare la fantasia.
Le Candlelight Experience cosa sono? sono concerti registrati o reali?
Le Candlelight Experience sono concerti a lume di candela che sono reali, non sono registrati, ma vengono detti “esperienziali” perché oltre al concerto in se e per sè, c’è il valore aggiunto della luce calda delle candele (che in realtà sono luci a led, non inquinanti e non pericolose) e soprattutto delle location da favola – visto che nella maggioranza dei casi non si scelgono i classici teatri per fare i concerti, ma si prediligono palazzi storici o comunque posti dove si organizzano matrimoni e cerimonie festose. Il concerto è quasi sempre strumentale (pianoforte, quartetti d’archi, orchestre da camera), basato sulla riproduzione di brani famosi tratti da colonne sonore o da celebrità rock e pop. L’esecuzione dei brani è affidata al singolo musicista o gruppo di musicisti professionisti: in questa particolare Experience, saranno loro i nostri “accompagnatori” nel viaggio siderale della musica, ascoltata come non ci è mai capitato di fare.
Questi concerti sono organizzati da Fever in tutto il mondo e da qualche anno stanno prendendo piede anche in Italia, nelle città e nelle località turistiche più in voga. In ordine alfabetico, trovi i concerti nelle città di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Como, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Prato, Rimini, Roma, Siracusa, Torino, Venezia, Verona. Se clicchi su una delle città elencate, vai alla pagina aggiornata con i concerti Candlelight in programma nelle prossime settimane, che puoi prenotare online senza costi aggiuntivi. I prezzi di questi concerti variano dalle 20 euro alle 50 euro, tutto compreso, che per un appassionato di musica abituato ad andare ai concerti sono davvero un prezzo molto basso.
Esperienze 2023 a Milano
Van Gogh: L’esperienza Immersiva
►Biglietti ufficiali qui, prenota subito perché le disponibilità sono limitate!
Si tratta di una mostra digitale a 360º che ti permetterà di entrare nell’universo del genio olandese, Vincent Van Gogh. Arriva finalmente a Milano dopo aver fatto tappa a Napoli e in varie città in Europa, Asia e America. Lampo Scalo Farini, Via Valtellina, 5, 20159, Milano
adatto a tutte le età! Entrata gratuita per i bambini con età inferiore ai 4 anni
♿ Accessibilità: questo luogo è accessibile alle sedie a rotelle. Per i possessori di biglietti disabili è disponibile un parcheggio gratuito accanto all’ingresso del locale
🚍 È disponibile una navetta per tutti gli ospiti per raggiungere l’ingresso della sede da Via Valtellina, 5
Dining in the Dark: Un’Esperienza Culinaria Unica ad Occhi Bendati al T4 Bistrot
►Prenota subito per non farti scappare l’occasione! Ottimo come regalo per un anniversario
Ti sei mai chiesto com’è mangiare al buio? Gli studi dimostrano che l’80% delle persone mangia con gli occhi e con quel senso eliminato gli altri tuoi sensi prendono il sopravvento per elevare il tuo pasto a un livello completamente nuovo. vi un’esperienza unica, gustando del cibo squisito mentre sei con gli occhi bendati. Potrai usufruire di un incredibile pasto fatto di 3 portate
Scegli tra un menù Vegano, di carne o di pesce.
Location: T4 Bistrot, Via Tortona, 4 20144, Milano, Italia
♿ Accessibilità: la struttura è accessibile a persone su sedia a rotelle
You Are Verdi – Immersive VR Experience
►Consigliatissimo! Potrai scoprire anche tanti lati di Milano che non conoscevi, compra subito i biglietti al link
You Are Verdi è Immersive VR Experience dedicata al Maestro Giuseppe Verdi. Un tour guidato nelle luoghi più preziosi del centro nevralgico di Milano e 5 imperdibili esperienze immersive in Realtà Virtuale. (Tour ed Esperienze VR in Italiano) Immergiti nella vita, nella storia e nelle musiche di Giuseppe Verdi, in un percorso (reale) alla scoperta dei luoghi verdiani, vivrai la bellezza della musica in una modalità totalmente immersiva. Presentati con un abbigliamento comodo perché dovrai camminare in compagnia di una guida turistica con patentino e di un attore.
Location: Piazzetta Enrico Cuccia Milano
♿ Accessibilità: il percorso si snoda tra le vie della città ed è accessibile in sedia a rotelle
Inside Monet VR Experience – Milano
►Prenota subito per una passeggiata “all’ennesima potenza”, su Fever trovi tutte le informazioni e i prezzi
Si tratta di un nuovo entusiasmante progetto tra reale e virtuale che permette di immergersi nella prima grande mostra en plein air in Parco Sempione, dedicata a Claude Monet, uno dei padri fondatori dell’Impressionismo francese. Immergiti nell’arte e nei quadri di Monet che per la prima volta prendono vita davanti a te
Location: Viale Giorgio Byron 2, 20154 Milano
♿ Accessibilità: il percorso è all’interno di Parco Sempione ed è accessibile sia con passeggini che con le sedie a rotelle